domenica 18 agosto 2013

Tempi sicuri

La luna spunta in mezzo alle nuvole (con un po' di fantasia) - iPad mini 1/15s

Le foto vengono mosse, qualche volta almeno, è un fatto della vita e non è una tragedia. C'è però una vecchia regola empirica, nota a tutti i fotografi, che permette di minimizzare il rischio di avere foto mosse.

No, non è quella di acquistare solo ottiche dotate di stabilizzatore. Parlo della regola del 'reciproco della focale'.

La conoscete? Saltate questo post. O meglio, leggetelo velocemente.

Questa regola vuole che per essere ragionvolmente certi di non incappare in uno scatto mosso, si debba impostare un tempo di scatto che sia pari o inferiore al reciproco della focale utilizzata.

Un paio di esempi:

Focale di 50 mm: tempo di scatto di 1/50 o inferiore.

Focale di 200 mm: tempo di scatto di 1/200 o inferiore.

E così via.

Ma di quale focale stiamo parlando? Di quella riferita al formato 35mm, oggi noto come full frame. Se usate sensori di formato diverso dovete convertire le vostre focali in quelle equivalenti nel formato full frame.

Ma è sempre vero? No. Questa è una regola empirica da considerarsi come un buon punto di partenza nell'arduo lavoro di capire i propri limiti fisici.

Già perché la capacità di ciascuno di noi di ottenere uno scatto esente da mosso dipende da molteplici fattori, non tutti controllabili: postura, tipo di fotocamera e forma fisica solo per citarne alcuni.

Tecnica di scatto e respirazione

Per ottenere scatti nitidi è importante imparare tre cose, postura del corpo, impugnatura della fotocamera, respirazione.

Scattando in posizione eretta, state diritti, gambe leggermente divaricate, di tre quarti rispetto al soggetto, braccia il più possibile raccolte contro il corpo. Niente posizioni da pistolero, con la macchina sopra la testa, arcuati all'indietro o in avanti.

Se dovete accucciarvi, appoggiate un ginocchio, il destro, a terra. Gamba sinistra ben ferma sul piede, gomito sinistro sul ginocchio della gamba corrispondente di modo che gamba e avambraccio formino una solida base d'appoggio.

La macchina si tiene sempre con due mani, mano sinistra sotto l'obiettivo. Ricordate è la sinistra che regge il peso. Braccio sinistro contro il corpo, mano destra (ovviamente) sull'impugnatura, non aprite troppo il gomito destro, quel tanto che basta a bilanciarvi, meno è, tanto meglio. Macchina ben appoggiata contro il viso.

Siete mancini? Diventate destri. Niente mirino ottico, solo monitor? Impugnate bene con due mani la macchina, non distanziatela troppo, gomiti contro il vostro corpo, pregate.

Per quanto riguarda la respirazione, la tecnica corretta è di scattare in quella frazione di secondo che intercorre tra l'atto di inspirare e quello di espirare: inspirate, pausa, scattate, espirate. Semplice, molto efficace.

Tipo di fotocamera

Già, il tipo di fotocamera conta, tendenzialmente le reflex hanno bisogno di tempi di sicurezza più corti rispetto a macchine senza specchio. Con una mirrorless non è raro scendere di qualche stop sotto i tempi di sicurezza. Con una reflex dotata di un pesante teleobiettivo spesso si finisce per avere del micromosso anche rispettando la regola del reciproco della focale.

Ci sarebbero molti altri spunti di riflessione riguardo al mosso, quali l'efficacia dello stabilizzatore, i soggetti in movimento, e chi più ne ha più ne metta, ma questo post si è già fatto un po' troppo lungo, e qualcuno sentirá il,bisogno di muoversi oltre ( lo so la battuta è penosa, perdonatemi ho un po' di febbre ).