venerdì 23 settembre 2011

Samyang 8mm F/3.5 Fish Eye CS

Samyang 8mm F/3.5 Fish Eye CS


Categoria: 180˚ Attenti ai piedi!
Provato su Canon EOS 7D


Questo e' un obiettivo sulla carta decisamente interessante. Un Fish Eye diagonale per APS-C a circa 300 Euro (anche meno su Internet).

Per chi avesse un po' di confusione in materia, un Fish Eye diagonale e' un obiettivo che permette di inquadrare un angolo di campo pari a 180˚ sulla diagonale del fotogramma, riempiendo comunque tutto il fotogramma sia in altezza che in larghezza. Da non confondere con i Fish Eye circolari, i quali riprendono un angolo di campo di 180 gradi su tutto il campo inquadrato ed hanno la caratteristica di generare una fotografia appunto...circolare, con l'immagine racchiusa in un cerchio al centro del fotogramma, lasciando nera la parte esterna.

Per ottenere quest'angolo di campo, il prezzo da pagare e' la non correzione della curvatura delle linee. In altre parole l'obbiettivo non e' rettilineo e "disegna" le linee dritte come curve. Eccezione fanno tutte le linee che passano per il centro del fotogramma, le quali vengono invece 'disegnate' diritte.
Gli obiettivi 'rettilinei' (praticamente tutti) sono invee dotati di uno schema ottico che consente di mantenere dritte nella foto le linee che sono rettilinee nella realta'. Un obiettivo rettilineo, a parita' di focale, inquadra un angolo di campo minore di uno non rettilineo (o Fish Eye).

Torino - Lingotto - Rampa Elicoidale - Canon EOS 7D - Samyang 8mm Fish Eye CS @ ISO 640

L'angolo di campo di quest'ottica e' dunque di 180 gradi sulla diagonale, di circa 100 per il lato corto e 150 per quello lungo.
Giusto per fare un po' di chiarezza, qui sotto, riquadrato in rosso, si vede quello che indicativamente si potrebbe riprendere con un 28mm (in focale equivalente 35mm).



Costruzione

Il barilotto é prevalentemente in metallo, così come l'innesto. Le uniche parti in materiale plastico sono le ghiere della messa a fuoco e dei diaframmi. Di plastica é anche il tappone progettato per innesterai senza incertezze e in modo molto saldo sul paraluce, di metallo, solidale con il barilotto e non amovibile. Diaframmi e scala delle distanze sono incisi in modo ben visibile. Costruttivamente parlando, un'ottica come non se ne vedono più molte. E lo dico in positivo.

Ergonomia e comandi

Ho parlato di ghiera dei diaframmi. Ebbene si, il diaframma si imposta con un'apposita ghiera sull'obiettivo. In altre parole l'obiettivo va usato in stop-down e non comunica elettronicamente in nessun modo con il corpo macchina, cosa che impedisce l'impostazione elettronica del diaframma. In pratica la ghiera chiude il diaframma in posizione di lavoro. A diaframma chiuso l'immagine nel mirino diventa tanto più scura quanto più chiuso é il diaframma. In teoria quindi si dovrebbe mettere a fuoco e inquadrare a diaframma aperto, quindi chiuderlo manualmente prima di effettuare l'esposizione. Ma questo, come vedremo, non é assolutamente un problema.

La ghiera della messa a fuoco é fluida ed offre la giusta resistenza alla rotazione, solamente al di sotto dei 40cm, almeno sulla mia copia, la resistenza si fa eccessiva e la rotazione diventa poco fluida. Vedremo se la cosa migliorerà con il tempo. Una pecca: E' presente un'utilissima scala delle distanze, ma non quella delle profondita' di campo per l'uso con l'iperfocale. Male, ci sarebbe stata bene...

Qualità

Per la cifra di cui stiamo parlando, la qualità é notevole. A tutta apertura la resa é morbida e le fonti di luce tendono a generare un evidente alone. Questo effetto scompare a F5.6 e da qui fino a F8 la resa é ottima per poi calare a causa della diffrazione. L'aberrazione cromatica ai bordi é sempre presente, ma facilmente ed efficacemente correggibile in postproduzione. Il comportamento in controluce é buono, l'antiriflesso fa evidentemente un buon lavoro, ma non chiedete miracoli!

Sorvoleremo sull'evidente distorsione a barilotto :)

Torino - Borgo Medievale - Canon EOS 7D - Samyang 8mm Fish Eye CS @ ISO 1600


Il sistema di messa a fuoco

Un particolare già evidenziato di quest'ottica é il sistema di messa a fuoco, solo manuale con esposizione in stop-down. Per i figli dell'autofocus questo può apparire sconcertante, ma in un'ottica come questa non é assolutamente un problema. I grandangoli con una focale così corta, dispongono praticamente sempre di una profondità di campo elevatissima, cosa che li rende adattissimi ad essere usati con la tecnica dello "zone focusing", in pratica si usano mettendo a fuoco all'incirca alla distanza cui si trova il soggetto principale, oppure direttamente sull'iperfocale, e poi si confida nella profondità di campo. Tutte le foto che corredano questa recensione sono state fatte in questo modo, spesso senza preoccuparmi proprio di correggere in alcun modo la messa a fuoco.

Ho già detto che i diaframmi migliori sono F5.6 ed F8, e con questi diaframmi si ottiene, alle varie distanze di messa a fuoco la profondità di campo che riporto per comodità nella tabellina sottostante.

L'iperfocale per questi due diaframmi é rispettivamente a 60 e 40 cm.

Tabella delle profondita' di campo piu' utili, distanze in metri.


La tabella non fa che dimostrare che con i due diaframmi menzionati si puó tranquillamente focheggiare all'incirca tra 70 cm e un metro e preoccuparsi solo di comporre e scattare, una gran comodità.
É giusto il caso di ribadire che essendo il diaframma completamente meccanico, senza rimandi elettronici al corpo macchina, in teoria l'esposizione dovrebbe avvenire in questo modo:

1. A diaframma tutto aperto comporre la foto.
2. Portare il diaframma in posizione di lavoro.
3. Misurare l'esposizione e scattare.

Vista la gran quantità di luce catturata da un obbiettivo con quest'angolo di campo, con un buon mirino il punto uno non serve. Con i due diaframmi di cui sopra, che incidentalmente sono i più utili, si puo' tranquillamente lasciare sempre il diaframma in posizione di lavoro e preoccuparsi solo del punto 3.

Con il luminoso mirino della 7D questo approccio funziona benone.

Conclusioni

Che dire, per il prezzo a cui si può trovare in giro è un affare. Certo un fish eye non lo si usa tutti i giorni, andrebbe usato solo quando il soggetto lo richiede. Può tornare utile per l'architettura, per certi tipi di sport e, perché no, per dare un tocco di allegria alle foto delle feste con gli amici o in famiglia.

Potete trovare alcuni scatti di prova qui.

Torino - Borgo Medievale - Canon EOS 7D - Samyang 8mm Fish Eye CS @ ISO 2000