sabato 31 dicembre 2011

Polvere di Stelle

Canon EOS 5D MKII - EF 50 F1.4 USM @ ISO 100
"The amazing thing is that every atom in your body came from a star that exploded. And, the atoms in your left hand probably came from a different star than your right hand. It really is the most poetic thing I know about physics: You are all stardust. You couldn’t be here if stars hadn’t exploded, because the elements - the carbon, nitrogen, oxygen, iron, all the things that matter for evolution - weren’t created at the beginning of time. They were created in the nuclear furnaces of stars, and the only way they could get into your body is if those stars were kind enough to explode. So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today."

La cosa straordinaria é che ogni atomo del vostro corpo proviene da una stella che é esplosa. Di piú, gli atomi della vostra mano sinistra probabilmente provengono da una stella diversa rispetto a quelli della vostra mano destra. É di gran lunga la cosa piú poetica che conosco della fisica: Siete tutti fatti di polvere di stelle. Non potreste essere qui se delle stelle non fossero esplose, perché gli elementi - il carbonio, l'azoto, l'ossigeno, il ferro, tutte quelle cose importanti per l'evoluzione - non furono creati all'inizio del tempo. Sono state prodotte nelle fornaci nucleari delle stelle, e l'unico modo in cui questi atomi sono potuti finire nel vostro corpo é che queste stelle sono state così gentili da esplodere. Quindi, lasciate stare Gesù. Le stelle sono morte affinché voi poteste essere qui oggi.

Lawrence M. Krauss

Buon Anno a Tutti!


Nota tecnica: L'esposizione e' durata circa due ore, il 50mm per queste foto e' al limite dell'usabilita': mettere a fuoco e' stata un'impresa per far stare sia l'albero che le stelle nella profondita' di campo. Per la verita' ho volutamente sfocato leggermente le stelle per ottenere delle tracce piu' evidenti.

Nota astronomica: Le stelle sono quelle della costellazione di Orione al suo sorgere sopra l'orizzonte.


giovedì 29 dicembre 2011

Rami e stelle

Canon EOS 5D MKII - EF 17-40 F4 USM L @ISO 100
Le notti d'inverno sono le migliori per osservare le stelle. L'aria e' limpida, il cielo e' terso. Anche in zone, come quasi ovunque in Italia, dense di inquinamento luminoso e' possibile assistere a qualcosa di bello.

L'esposizione, verso Nord, e' durata cinquanta minuti, dopo di che le nuvole, che si vedono arrivare nella parte bassa, hanno completamente coperto il cielo. L'illuminazione del primo piano e' data da un paio di colpi di flash (un Canon 580 EXII) a meta' potenza da una distanza di un paio di metri.


martedì 27 dicembre 2011

Walkstool (Seduti e' meglio!)


Ricordo ancora la prima Maratona che ho fotografato. Milano 23 Novembre 2008 (ma si puo' organizzare una maratona a fine Novembre dico io?). Un freddo che me lo ricordo ancora oggi. Sopratutto la mattina alle 6.30 mentre ci preparavamo per distribuirci sul percorso, ma anche durante la giornata la temperatura non fu clemente. 



Durante la giornata ricoprii due posizioni, per un totale di circa 6 ore seduto per terra. Si, perché le foto da seduti vengono meglio. Ma le giunture non sono fatte per stare seduti a gambe incrociate per terra. No way. Allora ogni tanto ci si muove, si cambia posizione, ci si alza qualche minuto...la settimana successiva non avevo un muscolo delle gambe che non mi facesse male.

Da quella volta mi sono fatto furbo ed ho imparato una serie di trucchi del mestiere, come portarsi dietro uno sgabello e un monopiede. Tutta un'altra storia! All'inizio mi sono procurato un economicissimo, ma pesante, sgabello ripiegabile da pescatore, di recente mi sono alla fine regalato questo sgabello della Walkstool, io ho optato per uno da 50 cm. É leggerissimo e ripiegato si attacca comodamente allo zaino. Mai piú senza.

Se so di dover stare fermo in un posto, lo porto con me o in alternativa uso come sgabello il trolley della HPRC. Ma questo sgabello é indubbiamente piú comodo.



venerdì 23 dicembre 2011

Lance Keimig - Fotografia Notturna

"Trovare la strada giusta nell'oscurità"


Erano anni che non mi capitava per le mani un libro di tecnica fotografica da cui avessi la sensazione di imparare qualcosa di nuovo ad ogni pagina.

Quando ho preso questo libro dallo scaffale ho pensato che probabilmente non mi sarei cimentato spesso nella fotografia notturna, ma che comunque valeva la pena di vedere se si poteva trarne ispirazione per qualcosa.

Beh, se date un'occhiata alle ultime foto che ho postato potete vedere che sono praticamente tutte di fotografia notturna. Ho scoperto una vera passione, e questo libro mi ha dato anche gli strumenti per poterla esercitare.

Storia, considerazioni sull'esposizione, sull'attrezzatura, trucchi del mestiere, consigli sullo sviluppo con Lightroom e altri software, ma anche un intero capitolo sulla fotografia notturna con la pellicola, insomma c'é qualcosa proprio per tutti.

Consigliato, consigliatissimo. Soldi veramente ben spesi.

Lance Keimig
Fotografia Notturna
Editrice Il Castello

martedì 20 dicembre 2011

Rebecca Horn - Piccoli spiriti blu (secondo tentativo)




Su fotozona Max Ferrero mi ha fatto notare che le alte luci dello scatto precedente erano proprio bruttine. Inutile dire che aveva perfettamente ragione.

Visto che la foto veniva già da un procedimento HDR con fusione manuale di due scatti, uno per le ombre uno per le luci, l'ho ri processato cercando comunque di mantenere un aspetto naturale. Forse questa va meglio.

lunedì 19 dicembre 2011

Canon EF 17-40 F4 USM L


Categoria: Tra l'ultra e il normale.

Provato su: Canon EOS 5DMKII, Canon EOS 7D

Questo e' stato il primo obiettivo che ho preso dopo il fatidico passaggio al Full-Frame con la 5D. E' un'ottica onesta: non fa promesse eccessive e le mantiene. Pur appartenendo della famigerata serie 'L' ha un costo relativamente contenuto e contenuti sono anche il peso e l'ingombro.

Costruzione

L'ottica e' compatta, poco meno di 10 cm di lunghezza, non si allunga zoomando ed e' tropicalizzata. Come quasi tutte le ottiche Canon di questo tipo la tropicalizzazione va completata aggiungendo un filtro all'attacco a vite (un anti-UV va benissimo). Sulla baionetta e' presente un alloggiamento per usare filtri in gelatina. Il paraluce e' in dotazione.

Come accennato il peso e' contenuto, circa 500 grammi. Questo nonostante la costruzione quasi totalmente metallica, anche grazie ad un'apertura massima costante a F/4 su tutto lo spettro di focali ed all'assenza dello stabilizzatore.

La messa a fuoco e' pressoché istantanea, attuata da un motore USM di tipo ad anello. Le ghiere dello zoom e della messa a fuoco sono comode, fluide e precise.

Insomma, nulla da eccepire. Maneggevole, non sbilancia la fotocamera. Piacevole.

Angolo di campo


L'angolo di campo coperto sull'escursione delle focali disponibile va dai 56.8 gradi alla focale di 40mm ai 103.7 gradi alla focale di 17 mm.

Su formato APS-C abbiamo invece 36.8 gradi a 40mm e 76.1 a 17mm.

E' da notare pero' che in caso di utilizzo su formato ridotto, il paraluce in dotazione e' decisamente inadeguato. Pur essendo estremamente ingombrante e' progettato per angoli di campo troppo ampi e diventa inefficace.

Qualità


La nitidezza (per quel che conta) è buona, molto buona. C'e' un po' di distorsione, correggibile in post-produzione, ma attenzione a tenerne conto se si fotografano edifici, sopratutto nel valutare le verticali. Regge molto bene il flare e i bagliori lenticolari, anche con fonti di luce direttamente nell'inquadratura, cosa che,  unita alla corta focale, la rende una buona compagna per la fotografia notturna.




Conclusioni

Questa è un'ottica molto versatile: dal paesaggio, al reportage, all'architettura (attenti alla distorsione però), fino al ritratto di gruppo. Non e' indicata per lavori di riproduzione di oggetti o per il ritratto singolo, tranne forse per quello ambientato.



Per chi è dotato di una macchina con formato APS-C e sogna il passaggio al full-frame consiglierei di valutarlo al posto del classico 18-50, certo si perde qualcosa sulla focale lunga, ma si guadagna un'ottica della serie professionale Canon, robusta, tropicalizzata, veloce nel mettere a fuoco e pronta al fatidico, e consigliatissimo, passaggio al pieno formato.

Per chi invece una full-frame già la possiede: un'ottica serie L molto versatile ad un prezzo contenuto, che arriva a focali da super-grandangolare: immancabile.


Alcune foto in alta risoluzione le potete trovare qui

domenica 18 dicembre 2011

Rebecca Horn - Piccoli spiriti blu

Canon EOS 5D MKII - Canon EF 50mm F1.4 USM @ ISO 100

Come ogni anno, per Luci d'artista a Torino, i piccoli spiritelli di Rebecca Horn mettono in difficoltà (saranno mica un po' diavoletti?) le macchine fotografiche di chi vuole fotografare il Monte dei Cappuccini.


giovedì 15 dicembre 2011

Rami nel buio - Torino - Parco del Valentino




Canon EOS 5D MKII - Canon EF 50 F1.4 USM @ ISO 100

Questa volta la scheda l'ho portata. A onor del vero questa non é la foto che volevo fare Ieri l'altro, ma qualcosa mi ha detto che i rami di quest'albero valevano il tempo necessario. É stato anche un utile banco di prova per la nitidezza dal 50 1.4 che non ho mai veramente collaudato a dovere.

(Argh!)

Canon EOS 5DMKII - CANON EF 50mm F1.4 @ ISO xxx
Figlia grande con mia madre. Mia moglie va a fare compere natalizie con il piccolo. Evvvvvvaiii...Ore 17:00 Esco dall'ufficio.Mi precipito a casa. Recupero la 5D, 501.4,cavalletto,livella a bolla, scatto remoto, cambio batteria ed esco. Ore 17:45 sono dove avevo intenzione di fotografare. Studio l'inquadratura. Faccio uno scatto di prova e....ma che? Argh! Ho dimenticato la scheda di memoria attaccata al card reader del computer! E non ne ho un'altra nella borsa.

Va beh viaggiare leggeri ma questo e' troppo. Impacchetto il tutto e me ne torno a casa. Niente foto.

Da oggi ho messo due vecchie CF da 1GB nella tasca delle borse porta cavalletto. Con un GB non si va lontano, ma qualcosa di meglio dello scatto qua sopra sicuramente lo si ottiene.


lunedì 12 dicembre 2011

Pixel TW-282 Wireless Timer Remote Control

Il telecomando wireless Pixel TW-282
Ultimamente mi sto dedicando con soddisfazione alla fotografia notturna. Le condizioni di luce in questo campo possono essere veramente le piu' disparate. Da una strada ben illuminata dai lampioni dell'illuminazione pubblica, fino al chiaro di luna. 

L'unica cosa che queste illuminazioni hanno sempre (o quasi) in comune sono lunghi tempi di esposizione e forti contrasti.

Pure essendo il già felice possessore di un telecomando Canon RS 80 N3, questo non e' il massimo quando si tratta di esposizioni che superano i 30 secondi. Limite dettato dalla macchina fotografica, oltre cui si deve usare la posa Bulb.

La posa Bulb e' quella, indicata con B, che permette di lasciare aperto l'otturatore fintanto che teniamo premuto il pulsante di scatto (o non finiscono le batterie).

Quando la luce e' veramente poca le esposizioni diventano veramente lunghe. Un'esposizione di 4/5 minuti e' cosa comune anche in citta', esposizioni al chiaro di luna possono richiedere decine di minuti o piu'. Tenere il pulsante premuto e controllare la durata dell'esposizione con l'orologio non e' un'opzione.

Il radiocomando in questione risolve brillantemente questo e altri problemi.

A differenza di molti radiocomandi, questo usa le frequenze (15 canali) normalmente destinate al WiFi (2.4 GHz) ed ha una notevole portata: il produttore parla di 80 metri, anche fosse vero io mi terrei piu' vicino, e vi spiegherò perché più avanti.

E' composto da un trasmettitore, alimentato da due comuni batterie AAA e da un ricevitore, alimentato da una batteria RC2 (abbastanza facile da reperire e di lunga durata). Entrambi con display LCD illuminabile. Il ricevitore parla con la fotocamera tramite un cavetto staccabile, dotato di un jack mini di tipo audio sul lato ricevitore e del tipo dedicato alla fotocamera sul lato di quest'ultima.

Questo dettaglio non e' banale: se avete più fotocamere vi basta acquistare i relativi cavetti, e non vari telecomandi...

Il telecomando permette di fare varie cose:

- Posa lunga:  da 1 secondo a 99H 99Min e 99secondi.
- Scatti in sequenza
- Scatti ritardati

E ovviamente varie combinazioni  di queste funzioni. Può anche funzionare da semplice telecomando: premo il pulsante e la macchina scatta (ovvio, ma meglio specificarlo).

L'ho provato in varie occasioni. La portata e' buona, sicuramente almeno dieci metri li raggiunge. Se siete in posa B pero' non allontanatevi troppo ed ogni tanto controllate che lo scatto proceda.
Se per caso andate fuori portata l'otturatore si chiude, ma il timer continua a fare il suo conto alla rovescia. In almeno un'occasione ho aspettato 8 minuti la fine di uno scatto, mentre curiosavo in giro per cercare nuove inquadrature, per poi scoprire che lo scatto era finito da 7 minuti e 58  secondi (si: era durato 2 secondi...). Rabbia.

A parte questo avvertimento, decisamente un buon prodotto.

Sito del produttore del telecomando Pixel TW-282


giovedì 8 dicembre 2011

Torino - Fontana dei dodici mesi - Notturno (2)


Canon EOS 5D MKII - Canon EF L 17 F4 TS-E

Moglie e figli fuori città per qualche giorno. Quale occasione migliore per dedicarsi al nostro hobby? E allora ieri mi sono nuovamente dedicato alla fotografia notturna, che ultimamente mi sta decisamente affascinando.

A differenza del solito (preferisco fotografare da solo) ho potuto godere della compagnia del mio grande amico Maurizio, appassionato fotografo anche lui. La sua compagnia ha reso sopportabili il freddo e i lunghi minuti necessari per fotografare in queste condizioni di luce. Visto il risultato, e la bella serata, sono proprio contento di non essere rimasto chiuso in casa ad oziare. 

lunedì 5 dicembre 2011

Torino - Fontana dei dodici mesi - Notturno

Canon ESO 5D MKII - Canon EF L 17 F4 TS-E @ISO 100

La fontana dei dodici mesi, che prende il nome dalle statue che la circondano, venne costruita in occasione dell'esposizione nazionale del 1898. A pochi minuti a piedi da dove abito, è una delle mie mete fotografiche preferite. Per come è orientata ho sempre trovato piuttosto complicato darle un senso fotografico.

sabato 3 dicembre 2011

Torino - Alberi sul Po

Canon EOS 5D MKII - Canon EF 17 F4 TS-E @ ISO 100
Quasi a sfiorare il cielo questi alberi spogli fanno da contrappunto alle luci che si riflettono sul Po.
In realtà questa foto non è nulla di particolare, solo l'occasione di sperimentare un po' con la foto notturna.

giovedì 1 dicembre 2011

A cosa serve una luce

Badate bene, non a cosa serve *LA* luce, ma proprio a cosa serve *una* luce, una piccola lucetta tascabile, tipo quella in figura. A far luce? Si, ma immaginate il seguente scenario:

Voi. Un cavalletto. Una macchina fotografica. Magari con l'ottica. Sera tardi, diciamo notte. Fotografia notturna. Una bella scena da riprendere.

A occhio nudo non si vede un gran che. Impostate l'inquadratura, in live view magari, che ci si capisce un po' di più che dal mirino.

Ma se voi non ci vedete figuriamoci l'autofocus. E anche per focheggiare in liveview non c'e' abbastanza luce. Certo c'e' sempre l'iperfocale, ma quasi sicuramente per l'ottica che state usando non e' un'opzione. E allora?

Tirate fuori dalla tasca la magica lucetta. Accendetela. Poggiatela per terra vicino al soggetto che volete mettere a fuoco, o comunque alla distanza a cui volete mettere a fuoco, con la luce diretta verso la fotocamera.

Ora tornate alla macchina fotografica e mettete a fuoco lo spot luminoso. Come volete, con l'autofocus, in manuale, fate voi. Fatto questo riprendetevi la piletta e fate i vostri scatti.

Semplice.