Panasonic Lumix G 20mm F1.7 ASPH |
Categoria: Normale "largo"
Provato su: Panasonic Lumix G1 e GH2
Introduzione
Quando un paio di anni or sono, piú o meno in questa stagione mi avvicinai al formato micro 4/3, acquistai una Panasonic Lumix G1 in kit con un 14-45 ed un 45-200. Qualche centinaio di scatti dopo, passate le vacanze del periodo natalizio, ero abbastanza deciso a rivende il tutto.
La G1 era indubbiamente leggera, comoda da portare ovunque e le ottiche in dotazione molto versatili in quanto a focali. L'ergonomia indubbiamente di prima qualità. E allora perché venderla?
Semplice, nonostante tutto le immagini che producevo non mi esaltavano, abituato com'ero alla qualità' di certe ottiche Canon, i file tirati fuori dalla G1 con le ottiche in kit erano solo passabili. La luminosità scarsa poi mi limitava enormemente proprio nel genere di foto per cui mi ero procurato l'attrezzatura: lo street e il reportage urbano.
Con questa disposizione d'animo mi sono così recato dal mio spacciatore di fiducia (di attrezzatura...ovvio) il quale, sapendo fare il suo lavoro mi ha fatto una controproposta:
Anziché vendere tutto mi ha suggerito di provare il 20mm F1.7 uscito da non molto e, guarda caso, appena arrivatogli in negozio. Se dopo aver usato un'ottica un po' piu' frizzante fossi rimasto dell'idea di rivenderla, mi avrebbe preso indietro tutto il malloppo.
Come e' andata a finire potete immaginarlo. Sono a tutt'oggi il (ora) felice possessore di un paio di micro4/3 Panasonic. Solo non ho più il 45-200, quello si che non sono mai riuscito a farmelo piacere fino in fondo.
Angolo di campo
Venendo ai fatti. Cosa significa che quest'ottica e' un normale 'largo'? Beh, intanto l'apertura massima, F1.7 non e' da buttare, permette di portare a casa scatti anche la sera in condizioni di luce artificiale con tempi di scatti abbastanza veloci da scongiurare il mosso del fotografo e, più importante, il mosso delle persone. Fondamentale per lo street.
Quest'ottica e' pero' larga anche come angolo di campo. Montata su sensori Micro 4/3 (ma dai?) fornisce una focale equivalente di 40mm e un'inquadratura di 33.4 e 48.5 gradi sui due lati del fotogramma e di 56.8 gradi sulla diagonale. Il risultato e' un angolo di visione ancora simile a quello dell'occhio umano rimanendo pero' un po' più ampio del classico cinquantino. Anche questo la rende un'ottima scelta per lo street.
Vale la pena notare che l'uso di un sensore di formato ridotto aumenta la profondita' di campo quel tanto che basta da rendere agevole l'uso dell'ottica anche a tutta apertura alle normali distanze di lavoro di qualche metro dai soggetti.
Qualità costruttiva
L'ottica e' leggera, compattissima, in pratica ve la potete mettere nella tasca della giacca senza problemi, attenzione solo a ricordarvi di toglierla prima di farle fare un giro in lavatrice...la garanzia non coprirebbe il danno.
Ovviamente, lenti e innesto (di metallo) a parte e' tutto plastic-fantastic. Non ci sono selettori sul barilotto (non e' stabilizzata). La ghiera di messa a fuoco, ben dimensionata e' la solita degli obiettivi Panasonic, con la sgradevole sensazione, tipica del fly by wire, di non avere un vero controllo su cosa si sta facendo. Difficile anche l'impostazione sulla distanza iperfocale, se si vuole va fatto ad occhio. Panasonic su questo dovrebbe fare qualcosa a livello di software. Basterebbe una semplice modalità di messa a fuoco che imposta automaticamente la distanza sull'iperfocale. Suvvia sarebbero poche linee di codice, Panasonic ce lo vuoi fare questo regalo in un prossimo update del firmware?
Qualità ottica
Buona. Inutile soffermarsi troppo. La nitidezza c'e' ed e' tutto quello che si può valutare oggettivamente quando parliamo di ottiche per EVIL. Distorsioni ed aberrazioni vengono sempre corrette via software, quindi inutile preoccuparsene. L'unica cosa degna di nota e' la tendenza, in alcune condizioni, di produrre degli aloni attorno alle alte luci nelle foto. Sopratutto quelle tipiche dell'illuminazione stradale. Un po' un peccato vista la vocazione da reportage urbano di quest'ottica. Questo fortunatamente non succede sempre e in generale la resistenza al controluce e' buona.
Conclusioni
Un po' costosa se comprata nuova. Un affare se la si trova usata. Non c'e ragione per non averla se si possiede una EVIL Micro 4/3.
Ultima nota. L'ottica non ha un paraluce in dotazione, certo il paraluce fa dire addio alla compattezza, ma dovrebbe essere usato. Sempre. L'unica soluzione per avere un paraluce e' cercarne uno di quelli universali in gomma, ripiegabili. Difficilmente pero' lo si puo' trovare con la filettatura da 46mm che servirebbe, ma se ne puo' facilmente adattare uno da 52 o da 58 con un anello di step-up.
Qualche scatto di prova in alta risoluzione lo potete trovare qui.
Venendo ai fatti. Cosa significa che quest'ottica e' un normale 'largo'? Beh, intanto l'apertura massima, F1.7 non e' da buttare, permette di portare a casa scatti anche la sera in condizioni di luce artificiale con tempi di scatti abbastanza veloci da scongiurare il mosso del fotografo e, più importante, il mosso delle persone. Fondamentale per lo street.
Quest'ottica e' pero' larga anche come angolo di campo. Montata su sensori Micro 4/3 (ma dai?) fornisce una focale equivalente di 40mm e un'inquadratura di 33.4 e 48.5 gradi sui due lati del fotogramma e di 56.8 gradi sulla diagonale. Il risultato e' un angolo di visione ancora simile a quello dell'occhio umano rimanendo pero' un po' più ampio del classico cinquantino. Anche questo la rende un'ottima scelta per lo street.
Vale la pena notare che l'uso di un sensore di formato ridotto aumenta la profondita' di campo quel tanto che basta da rendere agevole l'uso dell'ottica anche a tutta apertura alle normali distanze di lavoro di qualche metro dai soggetti.
Qualità costruttiva
L'ottica e' leggera, compattissima, in pratica ve la potete mettere nella tasca della giacca senza problemi, attenzione solo a ricordarvi di toglierla prima di farle fare un giro in lavatrice...la garanzia non coprirebbe il danno.
Ovviamente, lenti e innesto (di metallo) a parte e' tutto plastic-fantastic. Non ci sono selettori sul barilotto (non e' stabilizzata). La ghiera di messa a fuoco, ben dimensionata e' la solita degli obiettivi Panasonic, con la sgradevole sensazione, tipica del fly by wire, di non avere un vero controllo su cosa si sta facendo. Difficile anche l'impostazione sulla distanza iperfocale, se si vuole va fatto ad occhio. Panasonic su questo dovrebbe fare qualcosa a livello di software. Basterebbe una semplice modalità di messa a fuoco che imposta automaticamente la distanza sull'iperfocale. Suvvia sarebbero poche linee di codice, Panasonic ce lo vuoi fare questo regalo in un prossimo update del firmware?
Qualità ottica
Buona. Inutile soffermarsi troppo. La nitidezza c'e' ed e' tutto quello che si può valutare oggettivamente quando parliamo di ottiche per EVIL. Distorsioni ed aberrazioni vengono sempre corrette via software, quindi inutile preoccuparsene. L'unica cosa degna di nota e' la tendenza, in alcune condizioni, di produrre degli aloni attorno alle alte luci nelle foto. Sopratutto quelle tipiche dell'illuminazione stradale. Un po' un peccato vista la vocazione da reportage urbano di quest'ottica. Questo fortunatamente non succede sempre e in generale la resistenza al controluce e' buona.
In qualche occasione si presenta un alone attorno alle alte luci puntiformi |
Conclusioni
Un po' costosa se comprata nuova. Un affare se la si trova usata. Non c'e ragione per non averla se si possiede una EVIL Micro 4/3.
Ultima nota. L'ottica non ha un paraluce in dotazione, certo il paraluce fa dire addio alla compattezza, ma dovrebbe essere usato. Sempre. L'unica soluzione per avere un paraluce e' cercarne uno di quelli universali in gomma, ripiegabili. Difficilmente pero' lo si puo' trovare con la filettatura da 46mm che servirebbe, ma se ne puo' facilmente adattare uno da 52 o da 58 con un anello di step-up.
Qualche scatto di prova in alta risoluzione lo potete trovare qui.