Mi son fatto il Gitzo...
Era un po' che ci pensavo. E ora si avvicina l'inverno, le giornate sono corte. All'uscita dall'ufficio e' praticamente notte. Se voglio fotografare il treppiede e' l'unica soluzione.
Girare per la città con il Manfrotto 294 non e' pero' agevole. Ne come peso ne come ingombro. Intendiamoci, non e' un cavalletto in se e per se enorme ed eccessivamente ingombrante. Lo e' solo troppo per me e per questo tipo di cose.
E allora sono andato a caccia del cavalletto giusto. Non quello da portare insieme alla borsa. Quello da mettere nella borsa. Doveva essere leggero (ricordate? la mia cervicale), compatto, con testa a sfera, permettere un'altezza di lavoro quasi a livello occhio e poter tenere il peso di una 5D MKII (senza il grip...) con un'ottica medio corta. Ai tele per questo tipo di attività potevo rinunciare.
Si...e poi? E poi basta. Mi posso accontentare.
L'ho trovato, gente di poca fede, eccome se l'ho trovato: un GITZO GT 1551T che, essendo uscito di produzione credo rimpiazzato dal 1550T, ho potuto anche portare via con un discreto sconto sul listino.
Il cavalletto mi e' stato fornito in kit con la testa a sfera GH1780TQR, che posso usare configurata con la piastra ad aggancio rapido oppure con la classica piastra fissa, anch'essa in dotazione.
Nel kit era compreso anche il ground level kit che serve per togliere la colonna centrale a agganciare la testa direttamente alla struttura, aumentando la stabilita' e riducendo ulteriormente il peso.
Il cavalletto e' veramente compatto, grazie alle cinque sezioni di cui sono composte le gambe sta comodamente richiuso nella sua sacca morbida all'interno della mia borsa da spalla (una Earth explorer marchiata National Geographic), questo anche grazie a un intelligente sistema di chiusura delle gambe che permette di ripiegarle all'indietro verso la testa, riducendone sensibilmente l'ingombro.
Come va?
Benone. La struttura in fibra di carbonio e' leggerissima. Con colonna e testa pesa poco più' di un Kg. Attorno agli 1.2-1.3 Kg per essere più precisi.
Una volta esteso, colonna compresa e considerando la testa, e' fin più alto di quanto mi serva. Alla massima estensione avrei problemi a leggere l'LCD superiore della 5D.
Per ora l'ho provato di notte, con pose lunghe, usando la 5DMKII e un 17-40 F4, ottenendo sempre scatti nitidi. La testa e' fluida e ben regolabile. Le gambe sono un po' dure da posizionare, ma in fondo e' meglio così.
L'unica cosa con cui non mi trovo tanto e' il meccanismo di aggancio della piastra alla testa. Mi trovo meglio con i Manfrotto RC2 anche se devo ammettere che il sistema Gitzo potrebbe risultare in meno possibilità' di gioco tra la testa e la piastra, ma non ho prove ne in un senso ne nell'altro.
Ovviamente la testa non e' compatibile con le piastre Manfrotto, cosa che mi dispiace per due motivi:
1) Dovrò acquistare altre piastre.
2) Non posso agganciare la tracolla Blackrapid alla piastra perche', a differenza delle Manfrotto, le piastre Gitzo non hanno un anello alla base.
Quest'ultima cosa, se vogliamo e' l'unica nota dolente di questo acquisto. Il non poter tenere sempre la piastra montata al fondello. Se voglio usare la tracolla devo togliere la piastra.
Per i signori della Gitzo: nelle piastre un robusto anello adatto ad agganciare un moschettone, al posto della vite piatta, sarebbe cosa molto gradita.