Questa mattina ho fotografato la Tuttadritta, una gara podistica di 10 Km che si tiene ogni anno a Torino. 10 minuti dall'arrivo dei primi: 10 metri dietro la linea del traguardo, all'interno del tracciato, seduto sullo sgabello, macchina appoggiata al monopiede, pronto, per quanto possibile, alle due ore di bolgia che seguiranno. Si perché fotografare in mezzo a 7000 persone che ti sfreccaiano attorno in modi a volte imprevedibili é un po' un casino.
Ecco, dicevo, inizio a concentrarmi e...TACK...che xxxxxx? Mi si é rotto il monopiede, uno degli anelli di serraggio delle sezioni telescopiche si é spaccato a metà...che sfiga. Butta via tutto...si fa alla buona vecchia maniera. Meno male che era una gara corta.
Mi aspettavo di meglio, come resistenza, dal monopiede Manfrotto in questione che non era neanche sotto sforzo in quel momento. L'anello si é rotto a causa della tensione di serraggio, non a causa del peso dell'attrezzatura. E meno male anche che era un monopiede, fosse stato un cavalletto il risultato sarebbe stato qualche migliaia di euro di attrezzatura che rovinava disastrosamente a terra...non voglio neanche pensarci.
Ecco, dicevo, inizio a concentrarmi e...TACK...che xxxxxx? Mi si é rotto il monopiede, uno degli anelli di serraggio delle sezioni telescopiche si é spaccato a metà...che sfiga. Butta via tutto...si fa alla buona vecchia maniera. Meno male che era una gara corta.
Mi aspettavo di meglio, come resistenza, dal monopiede Manfrotto in questione che non era neanche sotto sforzo in quel momento. L'anello si é rotto a causa della tensione di serraggio, non a causa del peso dell'attrezzatura. E meno male anche che era un monopiede, fosse stato un cavalletto il risultato sarebbe stato qualche migliaia di euro di attrezzatura che rovinava disastrosamente a terra...non voglio neanche pensarci.