Recentemente mi sono accorto che i formati di file possono creare qualche confusione. Cerco quindi di fare un po' di chiarezza sui principali formati di file che ogni fotografo dovrebbe conoscere e sui loro possibili utilizzi.
Partiamo dal file TIFF.
Intanto il nome: l'acronimo sta per Tagged Image File Format. É un formato piuttosto antico, ma é tuttora uno dei migliori.
Per cominciare, di default non é compresso anche se é possibile applicare una compressione non distruttiva in fase di salvataggio (in pratica e come se il contenuto venisse zappato); è un formato che tende dunque a generare file piuttosto grossi, i quali non soffrono però di problemi se vengono aperti e ri-salvati più volte come invece acca e ai JPEG.
Se usato per salvare da un programma di editing permette di mantenerne i livelli. Garantisce la massima qualità possibile, sopratutto se usato nella sua versione a 16 bit per canale, ma è possibile anche usarlo in codifica a 8 bit per canale.
Parlando di dimensioni del file, se non applichiamo nessuna compressione la dimensione di un TIFF dipende solo dal numero di pixel e dalla profondità di colore.
Nel caso, ad esempio, della Fuji X-pro1:
4896*3264 = 15980544 pixel
ogni pixel ha 16 bit per canale per tre canali = 48 bit, in totale:
15980544*48=767066112 bit nell'immagine. Quindi dividendo per 8:
95883264 byte
E, infine, dividendo per 1024*1024:
91.4 Mbyte.
Partendo invece dalla risoluzione di una Canon 5D e lasciando il calcolo per esercizio:
72.7 Mbyte.
I suoi principali ambiti di utilizzo sono:
- quando si esegue una scansione di una pellicola,
- dopo aver sviluppato un raw per passarlo a un programma di editing,
- per mantenere una copia da archivio del lavoro editato che ci garantisca la massima qualità possibile,
- per inviare il file in stampa a un laboratorio capace di gestire questo tipo di file, solo nel caso in cui le effettive esigenze qualitative lo rendano indispensabile.
Oggi giorno, con i nuovi programmi come Lightroom o Aperture, spesso l'uso del TIF come formato intermedio tra il raw e il jpeg é evitabile se tutta la post-produzione viene effettuata all'interno di questi software. Resta utile invece se parte della post-produzione rimane legata a Photoshop o programmi affini.