Una delle cose piú caratteristiche della X-Pro1 é sicuramente il mirino ibrido ottico/elettronico. In poche parole funziona così: normalmente é un mirino ottico galileiano, in pratica un piccolo sistema di lenti attraverso cui possiamo osservare direttamente la scena. Basta pero agire su una piccola levetta e diventa un mirino elettronico EVF (in stile Panasonic G o Sony NEX per capirci).
Modalità Mirino Galileiano
In modalità ottica la qualità, luminosità e dimensione di questo mirino lo mettono quasi sullo stesso piano di quello, superlativo, presente sulle Leica.
Un mirino reflex vede il mondo attraverso l'obbiettivo alla sua massima apertura e tutto, tranne il piano di messa a fuoco, é fuori fuoco; viceversa con un mirino galileiano vediamo il mondo come lo vedono i nostri occhi. Tutto quello che guardiamo é a fuoco, con una profondità di campo virtualmente infinita. Sono due mondi diversi.
Un mirino reflex vede il mondo attraverso l'obbiettivo alla sua massima apertura e tutto, tranne il piano di messa a fuoco, é fuori fuoco; viceversa con un mirino galileiano vediamo il mondo come lo vedono i nostri occhi. Tutto quello che guardiamo é a fuoco, con una profondità di campo virtualmente infinita. Sono due mondi diversi.
Solitamente un mirino galileiano inquadra un angolo di campo maggiore di quello ripreso dalla lente. Nella Fuji non si fa eccezione. Questa cosa e' voluta: permette di farsi un'idea di cosa succede al di fuori del campo inquadrato, delimitato da una cornice disegnata nel mirino, per aggiustare eventualmente l'inquadratura seguendo gli eventi.
E' il motivo per cui le fotocamere a telemetro sono state lo strumento di elezione di molti fotografi di reportage.
E' il motivo per cui le fotocamere a telemetro sono state lo strumento di elezione di molti fotografi di reportage.
L'implementazione Fuji delle cornici luminose e' rivoluzionaria: la parte EVF del mirino permette di 'disegnare' qualsiasi cosa in sovraimpressione all'immagine trasmessa dal mirino. Quindi oltre alle tradizionali cornici di delimitazione (diverse per le varie focali) possono trovare posto i parametri di scatto, guide per la composizione, la livella a bolla, l'istgramma, gli scatti disponibili, la carica della batteria e quant'altro disponibile sul monitor della fotocamera o sull'EVF.
Il prezzo da pagare per questa manna e' una leggera diminuzione di luminosità del mirino rispetto a un mirino puramente ottico.
C'e da dire pero' che le cornicette della Fuji sono un pelo troppo conservative, la macchina riprende un'area decisamente superiore a quella segnalata. Il bello e' che questa cosa Fuji può agilmente correggerla via software...con le cornicette fisse di una Leica ad esempio questo non e' possibile.
Il prezzo da pagare per questa manna e' una leggera diminuzione di luminosità del mirino rispetto a un mirino puramente ottico.
C'e da dire pero' che le cornicette della Fuji sono un pelo troppo conservative, la macchina riprende un'area decisamente superiore a quella segnalata. Il bello e' che questa cosa Fuji può agilmente correggerla via software...con le cornicette fisse di una Leica ad esempio questo non e' possibile.
I principali vantaggi di un mirino galileiano rispetto a uno reflex sono:
1) Estrema luminosità del mirino, non vincolata all'apertura massima dell'ottica.
2) Il campo inquadrato e' più ampio di quello fotografato, permette di essere dentro la scena.
3) Non c'e' interruzione nell'osservazione della scena quando lo specchio si ribalta.
4) Il campo inquadrato e' completamente a fuoco.
E gli svantaggi:
1) Esiste un errore di parallasse, quello che viene visto non collima perfettamente con quanto inquadrato. Questo viene corretto parzialmente dalla cornicetta luminosa, ma la correzione non e' perfetta.
2) Il campo di focali realmente utilizzabili con un mirino a telemetro e' limitato, teleobiettivi e grandangolari ne sono tipicamente esclusi.
3) Il campo inquadrato e' completamente a fuoco...per certi tipi di fotografia e' meglio il contrario :) inoltre bisogna imparare a non fidarsi di cosa si vede...se l'AF sbaglia si rischia di non accorgersene.
1) Estrema luminosità del mirino, non vincolata all'apertura massima dell'ottica.
2) Il campo inquadrato e' più ampio di quello fotografato, permette di essere dentro la scena.
3) Non c'e' interruzione nell'osservazione della scena quando lo specchio si ribalta.
4) Il campo inquadrato e' completamente a fuoco.
E gli svantaggi:
1) Esiste un errore di parallasse, quello che viene visto non collima perfettamente con quanto inquadrato. Questo viene corretto parzialmente dalla cornicetta luminosa, ma la correzione non e' perfetta.
2) Il campo di focali realmente utilizzabili con un mirino a telemetro e' limitato, teleobiettivi e grandangolari ne sono tipicamente esclusi.
3) Il campo inquadrato e' completamente a fuoco...per certi tipi di fotografia e' meglio il contrario :) inoltre bisogna imparare a non fidarsi di cosa si vede...se l'AF sbaglia si rischia di non accorgersene.
Modalità EVF
E qui sta il bello della X-Pro1. Se ci troviamo in una situazione in cui il mirino ottico ci ostacola, un click e passiamo ad un EVF che osserva il mondo attraverso l'obiettivo innestato. Certo con il problema di stare osservando un piccolo monitor, e non un mirino reflex. Ma non si può avere tutto dalla vita...o no?
Comunque la qualità dell'EVF e' buona, ma niente di più. In questa macchina lo vedo come uno strumento secondario, da usare in caso di necessita'.
Un'ultima nota. Il copri oculare in gomma è rimovibile e presenta un innesto a vite, immagino per accomodare eventualmente degli accessori che la Fuji potrebbe rendere disponibili in futuro. Posso immaginare delle lentine di correzione diottrica o un angle finder.
Ah, attenzione perché si svita abbastanza facilmente...
A differenza della Leica dove mi capitava regolarmente, qui per qualche motivo mi viene abbastanza difficile piantare una ditata sulla parte frontale del mirino. Meglio, è piuttosto noioso da pulire.
Update:
Leggendo il manuale si scopre che sull'innesto del copri oculare si possono montare le lentine di correzione diottrica della Cosina. La Cosina e' il produttore delle fotocamere a telemetro Voigtlander Bessa. Forse la mia impressione che la X-Pro1 ricordasse tanto una Bessa non era poi del tutto campata per aria: non sarei stupito di scoprire che Cosina ha un ruolo non secondario dietro questa macchina. Se poi ci ricordiamo che Cosina fu partner di EPSON nel lancio di quella che rimane la prima fotocamera digitale a telemetro, la EPSON RD-1, la cosa suonerebbe ancora piu' probabile.
Ah...confermo le lentine della Bessa montano perfettamente sulla X-Pro1.
E qui sta il bello della X-Pro1. Se ci troviamo in una situazione in cui il mirino ottico ci ostacola, un click e passiamo ad un EVF che osserva il mondo attraverso l'obiettivo innestato. Certo con il problema di stare osservando un piccolo monitor, e non un mirino reflex. Ma non si può avere tutto dalla vita...o no?
Comunque la qualità dell'EVF e' buona, ma niente di più. In questa macchina lo vedo come uno strumento secondario, da usare in caso di necessita'.
Un'ultima nota. Il copri oculare in gomma è rimovibile e presenta un innesto a vite, immagino per accomodare eventualmente degli accessori che la Fuji potrebbe rendere disponibili in futuro. Posso immaginare delle lentine di correzione diottrica o un angle finder.
Ah, attenzione perché si svita abbastanza facilmente...
A differenza della Leica dove mi capitava regolarmente, qui per qualche motivo mi viene abbastanza difficile piantare una ditata sulla parte frontale del mirino. Meglio, è piuttosto noioso da pulire.
Update:
Leggendo il manuale si scopre che sull'innesto del copri oculare si possono montare le lentine di correzione diottrica della Cosina. La Cosina e' il produttore delle fotocamere a telemetro Voigtlander Bessa. Forse la mia impressione che la X-Pro1 ricordasse tanto una Bessa non era poi del tutto campata per aria: non sarei stupito di scoprire che Cosina ha un ruolo non secondario dietro questa macchina. Se poi ci ricordiamo che Cosina fu partner di EPSON nel lancio di quella che rimane la prima fotocamera digitale a telemetro, la EPSON RD-1, la cosa suonerebbe ancora piu' probabile.
Ah...confermo le lentine della Bessa montano perfettamente sulla X-Pro1.
Anche i coprioculari Nikon vanno bene...
RispondiEliminaGrazie per la recensione.
RispondiEliminaIeri ho provato in negozio la X-Pro1 e sono rimasto un po' sconcertato. Sicuramente non ho avuto molto tempo e quindi ritornerò, ma ho notato con delusione che nel mirino ottico "vedevo" anche l'obiettivo. Era il 18-55. Magari per il fatto che
l'angolo di campo visibile nel mirino è maggiore rispetto a quello ripreso dalla lente forse l'obiettivo che vedo nel mirino rimane al di fuori della cornicetta ... Come stanno le cose? Ritornerò in negozio ...
Scusa non mi ero firmato.
RispondiEliminaCordiali salauti,
Giovanni
Ciao Giovanni,
EliminaEbbene si, è proprio come hai notato, con alcune lenti succede più che con altre, ma è un fenomeno comune. In pratica più è ampio l'angolo di visuale e più è fisicamente lunga la lente, maggiore sará la parte di inquadratura che risulterá ostruita nel mirino. È un fatto a cui sono così abituato che non mi era neanche venuto in mente di citarlo. Cmq non è solo una caratteristica delle fuji, tutte lemacchine a mirino galileiano, esempio blasonato le Leica, si comportano allo tesso modo. C'è da dire che più è compatta l'ottica, meno evidente è la cosa...e le ottiche Leica tendono, per varie ragioni, a essere più compatte di quelle Fuji.