Diciamolo subito, la velocita' dell'autofocus non e' il punto forte di questa macchina. Per gli standard odierni stabiliti da macchine come le Panasonic G di ultima generazione e' piuttosto lento. In quasi tutte le situazioni e' comunque più veloce che focheggiare a mano con una macchina a telemetro, ma questa e' un'attenuante debole.
Parlandone nel dettaglio, l'autofocus si comporta diversamente a seconda che si stia usando il mirino ottico o quello EVF.
Se si usa l'EVF é tutto esattamente come ce lo si aspetta. Lentezza a parte, sopratutto in caso di luce scarsa, per il resto é preciso, difficilmente sbaglia un colpo.
Le sorprese arrivano con l'uso del mirino ottico. In questo caso l'indicatore del punto di messa a fuoco é situato nel punto dove la macchina mette a fuoco se il soggetto é lontano, approssimativamente oltre i dieci metri. La sorpresa é che la vera zona dove la macchina tenta di mettere a fuoco si sposta con l'avvicinarsi del soggetto puntato. Peccato che in configurazione di default l'indicatore visualizzato nel mirino non si sposta...sbagliarsi é un attimo.
Per ovviare a questa cosa é possibile attivare una funzione che permette di visualizzare due aree di messa a fuoco, una indicata con un quadrato solido, l'altra con uno tratteggiato, come si vede in figura. La prima é l'area di messa a fuoco per soggetti lontani, la seconda per soggetti posti a 80 cm di distanza. La vera zona utilizzata si sposta tra questi due estremi, ma in questa configurazione viene almeno evidenziata con un rettangolo verde di conferma. Macchinoso e trae in inganno. Mi chiedo se non si potesse studiare qualcosa di meglio.
Per giunta, anche se si identifica correttamente la zona da usare, nel caso l'area usata per mettere a fuoco contenga oltre al nostro soggetto uno sfondo ricco di dettagli, immancabilmente la macchina sceglie lo sfondo. Notate che la tecnica comunemente usata per mettere a fuoco un soggetto difficile e' identificarne un bordo e mettere a fuoco quello...ecco in questo caso é facile mettere a fuoco lo sfondo...decisamente non quello che vogliamo. Se poi consideriamo che con il mirino ottico non vi é modo di intuire cosa la lente sta mettendo veramente a fuoco e' facile ritrovarsi con un po' di scatti da buttare.
La cosa curiosa é che questo comportamento non si verifica con l'EVF. Personalemente mi puzza di bug. Staremo a vedere. In ogni caso penso che nella situazione descritta Fuji dovrebbe considerare che il comportamento preferibile sarebbe mettere a fuoco il piú vicino dei due presunti soggetti, non il piú lontano...
Comunque con un po' di pratica questa 'feature' si aggira facilmente. Consiglio, con il mirino ottico, di tenere sempre attiva la modalità che visualizza anche la distanza di messa a fuoco tramite una scala graduata sovrimposta in basso all'inquadratura...evita sorprese sgradite.
UPDATE: la versione 1.01 del firmware sembra aver risolto il problema.
UPDATE: No, purtroppo la versione 1.01 non risolve il problema, avevo parlato troppo presto.
Parlandone nel dettaglio, l'autofocus si comporta diversamente a seconda che si stia usando il mirino ottico o quello EVF.
Se si usa l'EVF é tutto esattamente come ce lo si aspetta. Lentezza a parte, sopratutto in caso di luce scarsa, per il resto é preciso, difficilmente sbaglia un colpo.
Le sorprese arrivano con l'uso del mirino ottico. In questo caso l'indicatore del punto di messa a fuoco é situato nel punto dove la macchina mette a fuoco se il soggetto é lontano, approssimativamente oltre i dieci metri. La sorpresa é che la vera zona dove la macchina tenta di mettere a fuoco si sposta con l'avvicinarsi del soggetto puntato. Peccato che in configurazione di default l'indicatore visualizzato nel mirino non si sposta...sbagliarsi é un attimo.
Per ovviare a questa cosa é possibile attivare una funzione che permette di visualizzare due aree di messa a fuoco, una indicata con un quadrato solido, l'altra con uno tratteggiato, come si vede in figura. La prima é l'area di messa a fuoco per soggetti lontani, la seconda per soggetti posti a 80 cm di distanza. La vera zona utilizzata si sposta tra questi due estremi, ma in questa configurazione viene almeno evidenziata con un rettangolo verde di conferma. Macchinoso e trae in inganno. Mi chiedo se non si potesse studiare qualcosa di meglio.
Per giunta, anche se si identifica correttamente la zona da usare, nel caso l'area usata per mettere a fuoco contenga oltre al nostro soggetto uno sfondo ricco di dettagli, immancabilmente la macchina sceglie lo sfondo. Notate che la tecnica comunemente usata per mettere a fuoco un soggetto difficile e' identificarne un bordo e mettere a fuoco quello...ecco in questo caso é facile mettere a fuoco lo sfondo...decisamente non quello che vogliamo. Se poi consideriamo che con il mirino ottico non vi é modo di intuire cosa la lente sta mettendo veramente a fuoco e' facile ritrovarsi con un po' di scatti da buttare.
La cosa curiosa é che questo comportamento non si verifica con l'EVF. Personalemente mi puzza di bug. Staremo a vedere. In ogni caso penso che nella situazione descritta Fuji dovrebbe considerare che il comportamento preferibile sarebbe mettere a fuoco il piú vicino dei due presunti soggetti, non il piú lontano...
Comunque con un po' di pratica questa 'feature' si aggira facilmente. Consiglio, con il mirino ottico, di tenere sempre attiva la modalità che visualizza anche la distanza di messa a fuoco tramite una scala graduata sovrimposta in basso all'inquadratura...evita sorprese sgradite.
UPDATE: la versione 1.01 del firmware sembra aver risolto il problema.
UPDATE: No, purtroppo la versione 1.01 non risolve il problema, avevo parlato troppo presto.
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