martedì 9 agosto 2011

Ombrello capo?

Torino, Canon EOS 5D MKII - EF 17-40 F4 L @ ISO 1600

"Ombrello capo?" Immancabili, al primo cadere di qualche goccia di pioggia spuntano in tutti gli angoli del centro, carichi di ombrelli. 
Ed altrettanto immancabili, al mio passaggio coperto quasi sempre solo da un cappello impermeabile ecco il loro: "Ombrello capo?"

Ed Io, sempre immancabilmente mi trovo a pensare alla scenetta tra Wang Chi e il vecchio Jack Burton:

Wang Chi: L'uomo coraggioso ama sentire la natura sulla pelle.
Jack Burton: ... sì e l'uomo saggio usa l'ombrello quando piove.

Immancabilmente subito dopo vedo poi la faccia di un mio amico dei tempi dell'Università che, fradicio di pioggia mi dice: "A ordine zero l'uomo non è idrosolubile".

Tutto questo mentre io tiro dritto rifiutando, con un cenno di diniego, la loro offerta di un ombrello che, immancabilmente, non arriverebbe intero a casa.

Intendiamoci. Io tifo per Jack: L'uomo saggio usa l'ombrello quando piove, ed infatti ne ho sempre uno pieghevole di buona qualità nella borsa a spalla o nel marsupio. 

L'uomo saggio...certo.

Il problema è che quando sono in giro a far foto, non sono un uomo saggio, sono un fotografo.  E a noi fotografi gli ombrelli ci rompono solo le scatole.

Non puoi fotografare tenendo in mano l'ombrello, non c'e' storia. Però fotografare quando piove può regalare scatti bellissimi in posti che altrimenti sarebbero banali o degni, al più, di una cartolina. Bagnati però non si fotografa bene, anzi... E allora che fare?

Semplice, se la pioggia non è troppa si può optare per una semplice giacca sufficientemente impermeabile e per un cappello, di quelli pieghevoli tipo K-way, a tesa larga, per evitare lo stillicidio sugli occhiali (eh si, alla fine bagnare gli occhiali è la cosa più fastidiosa). 
E' bene ricordare però che pochi materiali sono veramente impermeabili: alla lunga tutto lascia passare l'acqua, con l'eccezione, forse, di una buona giacca di pelle e della plastica.

Se proprio piove come si deve, allora si passa alle maniere forti, arrivando fino a: 

- Scarponcini con interno in gore-tex, meglio se coperti anche da ghette.
- Copri pantaloni impermeabili.
- Giacca tipo K-way.
- Cappello pieghevole tipo K-way (quello descritto sopra).
- Poncho di plastica di quelli usa e getta.

Si fa un po' la sauna, ma si rimane asciutti. Così bardato sono riuscito ad arrivare asciutto alla fine di una sessione di riprese alla maratona di Berlino, "benedetta" da prima dell'inizio a dopo la fine (7 ore), da una pioggia incessante e freddolina.

Quella volta però utilizzai anche l'ultimo degli espedienti. L'ombrello. Piantato tra la schiena e lo zaino, ben stretto. 
Si, a ben vedere effettivamente qualche volta si può anche fotografare con l'ombrello.

E la macchina fotografica con tutta quell'acqua? Quella è un'altra storia.