martedì 11 ottobre 2011

Canon EF L 70-300 F/4-5.6 IS USM

Canon EF L 70-300 F/4-5.6 IS USM
Categoria: Teleobiettivo.
Provato su: EOS 5D mkII, EOS 7D

Quando ho sentito l'annuncio di quest'ottica devo dire di essere rimasto perplesso. Un range di focali e un'apertura relativa normalmente associate ad ottiche di fascia medio bassa da un lato,
la prestigiosa denominazione L e un prezzo non proprio abbordabile dall'altro.

Qualche tempo fa, avendo deciso di svecchiare il mio corredo ho, tra le varie cose,  sostituito il mio seppur ottimo 70-200 F/4 L USM non stabilizzato con quest'ottica. Confesso di essere uscito dal negozio con un misto di eccitazione e di inquietudine: stabilizzatore, tropicalizzazione e maggior escursione avrebbero compensato il maggior peso, il costo e la minore apertura?

Per farla breve, non ho sentito la mancanza del 70-200 neanche per un solo scatto. E ora vi spiego perche', anche se questa recensione va presa per quello che é, cioe poco piú che delle impressioni iniziali dovute a qualche centinaio di scatti.

Costruzione ed ergonomia

Quello che si nota immediatamente prendendo in mano l'ottica e' il peso di poco piu' di un Kg. Si fa sentire e sembra ancora piu' accentuato dalla compattezza dell'ottica quando e' "chiusa" sulla focale minima. E' molto piu' compatto del menzionato 70-200, almeno sulla lunghezza, mentre e' viceversa dotato di un barilotto decisamente piu' massiccio. La cosa non mi dispiace, riposto in una borsa o in uno zaino e' la lunghezza di un'ottica la cosa piu' difficoltosa da gestire, non il suo diametro.

Ho parlato della lunghezza alla focale minore. Vero perche' l'ottica si estende, e non poco, zoomando. A 300 millimetri la sua lunghezza e' importante e diventa un fattore di cui tenere decisamente conto sia nell'uso manuale che su cavalletto, dato lo spostamento in avanti del baricentro del sistema macchina+ottica e la conseguente sindrome da naso pesante.

Se montato su cavalletto consiglio di usarlo con l'opportuna staffa, purtroppo non in dotazione (male), o con un supporto universale (come il Manfrotto 293).

Sul barilotto e' presente un selettore per bloccare l'ottica alla focale piu' corta. Indispensabile per evitare la deriva dell'ottica verso le focali lunghe con la fotocamera appesa alla spalla o al collo.

La sensazione di robustezza trasmessa, anche grazie all'uso abbondante di metallo, é notevole.

L'ottica é tropicalizzata. Questo non significa che potete immergerla, ma solo che un po' di polvere o pioggia non dovrebbero metterla in crisi. Senza esagerare...

Almeno a sentire il costruttore non é compatibile con i moltiplicatori di focale.

Sull'ergonomia nulla da eccepire, casca bene in mano con ghiere fluide sia per la messa a fuoco che per lo zoom. L'unica nota degna di merito e' che a differenza di gran parte delle ottiche Canon, la disposizione delle ghiere e' invertita, presentando sul fronte della lente la ghiera dello zoom e sulla parte posteriore quella di messa a fuoco. La cosa al principio mi ha un po' confuso e mi ci e' voluto qualche scatto per non azionare la ghiera sbagliata, ma e' comunque una scelta giusta dato che la ghiera dello zoom, in questo modo, rimane nella posizione piu' comoda per tenere l'ottica in buon equilibrio.

Angolo di campo

Questa é un'ottica adatta sia al formato pieno che all'APS-C, dove diventa un teleobiettivo decisamente lungo.

L'angolo di campo diagonale ricoperto va dai 34.4 agli 8.3 gradi per il full-frame e dai 21.5 ai 5.1 per il formato ridotto.

Qualita'


Ineccepibile. Poca distorsione, aberrazione cromatica virtualmente assente. Ottima definizione e sfocato molto piacevole. Inutile aggiungere altro.

Lo stabilizzatore


Canon parla di 4 stop. Sinceramente non ho avuto problemi fino ai 3 stop, sempre nitidi su entrambi i formati. Sui 4 stop invece molti scatti mi sono venuti con un leggero micromosso, che porta di solito a scatto utilizzabili, ma non perfettamente nitidi. Ho provato in più condizioni su più soggetti e i risultati sono stati abbastanza costanti, magari sono solo io che ultimamente non ho la mano molto ferma, ma non scenderei sotto il tempo di 1/40 di secondo alla focale più lunga. Intendiamoci, non e' un'analisi scientificamente esaustiva, solo il risultato delle mia, per ora un po' limitata, esperienza sul campo.


Eos 5DMKII - Scatto a 1/60s 260mm F7.1 - crop 100%
Eos 5DMKII - Scatto a 1/25s 260mm F7.1 - crop 100%

Conclusioni

Quest'ottica mi piace. É compatta e maneggevole, non mi scoraggia portarmela dietro, permette di portare a casa delle belle fotografie. Produce scatti nitidi e tridimensionali, con un bello sfocato nonostante la ridotta apertura relativa. Adatta anche allo sport se c'é abbastanza luce. Non puó sostituire i telezoom luminosi in caso di scatti d'azione in scarsa luce ambiente o se si debba ridurre la profonditá di campo piú di quanto permetta l'apertura di questa, ma per tutti gli altri casi é utilissima. Su full-frame, unita a un 24-105 e ad un Sigma 12-24 EX DG, permette un corredo di prima qualità versatilissimo ed estremamente portatile. Alcuni scatti di prova in alta risoluzione li potete trovare qui.