giovedì 20 ottobre 2011

Il numero guida

Lo avete sicuramente sentito nominare. Non é un esoterico e complicatissimo concetto della matematica di frontiera o della fisica teorica. É solo un utile ed innocuo numerello che ci permette di capire quanto 'in la' un flash é in grado di illuminare. Permettendoci dunque di paragonare tra di loro diversi flash e, udite udite, di calcolare l'esposizione necessaria per illuminare un soggetto senza bisogno di un esposimetro.

Tutto questo in un numero. E poi dicono che la matematica non é bella.

Dunque, quando l'espertone di turno mi dice che il mio flash ha un numero guida di 36, di che sta parlando?

Intanto quei 36 sono metri. Il numero guida si misura in metri, o in piedi per chi misura con i piedi, noi usiamo i metri che ci piacciono di piú.

E cosa significa? Significa che a piena potenza, il mio flash esporrebbe correttamente un oggetto posto a 36 metri di distanza se lo stessi fotografando con un obiettivo di apertura F/1.

Sempre? No. Va inteso a ISO 100.

E se io lo sto fotografando con un ottica che apre a F/5.6 ?

Semplice, alla massima potenza il mio flash illumina correttamente lo stesso soggetto alla distanza di 36/5.6 = 6.3 metri.

Ma la distanza é dal flash o dalla fotocamera? Dal flash, la fotocamera può anche essere a un chilometro di distanza, se inquadro il soggetto e il flash é a 6.3 metri, questo verrà esposto correttamente.
Numero guida - Schema

La formuletta, per chi ci piacciono queste cose, che lega il numero guida (ng), la distanza flash-soggetto (d) e l'apertura del diaframma (f) é:

d = ng / f

Semplicissima.

E se gli ISO non sono 100?

Semplice: se gli ISO raddoppiano, il numero guida va moltiplicato per 1.4 ( la radice quadrata di 2), se si dimezzano si moltiplica per 0.7, che poi é come dividere per 1.4, e così via per gli altri valori di sensibilità.