lunedì 23 dicembre 2013

Fujifilm X-Pro 1 - firmware 3.10 qualche impressione

Qualche giorno fa è uscita una nuova versione del firmware della X-Pro1. Tra le modifiche apportate, due mi interessavano particolarmente.

1) Le cornici luminose migliorate rispetto alla correzione della parallasse e alla corrispondenza con il campo inquadrato.

2) La possibilitá di configurare i parametri di funzionamento della modlitá auto iso.

Per quanto riguarda il primo punto, le cose sono notevolmente migliorate rispetto al passato, inoltre mi sembra migliorata anche la consistenza della messa a fuoco. In modalitá OVF, a differenza del passato, in un paio di giorni non ho sbagliato praticamente mai a mettere a fuoco. Anche senza prove sistematiche le cose sembrano migliorate molto.

Il secondo punto rappresenta anche un bel passo avanti, con una funzione auto ISO ora molto ben utilizzabile. Solo un appunto: la funzione andrebbe modificata per tenere conto della ghiera di compensazione dell'esposizione nella formula usata per calcolare i parametri di scatto, cosa che non avviene. Su ci siamo quasi, poi l'auto ISO sará perfetto.

domenica 22 dicembre 2013

giovedì 19 dicembre 2013

Fujifilm X-Pro1 Firmware 3.10

Giusto un brevissimo post per segnalare l'uscita del Firmware V 3.10 per la X-Pro1. Molte cose interessanti sono state inserite, tra cui il miglioramento dell'accuratezza delle cornici luminose in modalità OVF. Non ho ancora avuto modo di provare il nuovo firmware, ma conto di poterlo fare nei prossimi giorni.

Link alla pagina di download del firmware

giovedì 21 novembre 2013

mercoledì 13 novembre 2013

domenica 10 novembre 2013

Mi sono regalato due flash monotorcia

Papá, a scuola hanno bisogno di una mia fototessera...

In una famiglia normale, a cotanta richiesta, si risponde pescando nel bagaglio ( noi lo si chiama archivio ) delle foto estive e si ritaglia una foto decente della pargola.

Ma che succede in casa del signor Fotorigmi?

Il signor Fotorigmi si mette in modalitá strobista, ovvio.

Foto gentilmente concessa dalla Sig.ra Fotorigmi
Usare dei flash a slitta separati dalla fotocamera seguendo tutti, beh forse solo quelli che si riesce a ricordare, i trucchi insegnati dallo Strobista originale è certamente sufficiente; si scopre però rapidamente un amaro risvolto della medaglia:

Le fottute batterie. Sono sempre scariche. Anche usando quelle che risentono poco del fenomeno di auto-scarica si finisce per rendersi conto che, montate nei lampeggiatori, si esauriscono molto in fretta. E ci mettono molto a caricare, troppo...per la foto in questione sono riuscito a raccimolare giusto le batterie necessarie per un lampeggiatore. Con il quale non si va lontani.

Il signor Fotorigmi è comunque riuscito nel suo intento, ma si è dovuto far aiutare dal signor photoshop con il bianco dello sfondo, e la cosa gli ha lasciato un pò di amaro in bocca.

Guarda caso qualche giorno dopo c'era da presentare una fototssera per l'abbonamento dei mezzi urbani del signor fotorigmi stesso.

A questa impresa il nostro eroe ( beh si dai quasi...) non si è fatto trovare impreparato. Le batterie erano cariche e ben tre lampeggiatori erano pronti ad aiutarlo nella mirabolante avventura.

Lo schema di luce scelto è stato un collaudato sfondo bianco (fototessera...) ben illuminato, come spiegato in modo meravigliso da Zack Arias, con luce principale diffusa di tre quarti dall'alto.

Il risultato ottenuto non ha avuto praticamente bisogno di fotoritocco, un po' di lavoro sul fondale è sempre necessario, ma nulla che impieghi più di qualche manciata di secondi.

Il vero problema anche qui sono state le batterie, uno dei tre flash ha mostrato segni di stanchezza già verso al fine della corta sessione; mentre giocavo con gli schemi di luce. Un altro ogni tanto decideva di andare a farsi una dormitina e non scattare. Questo nonostante i settaggi dello stand by fossero identici agli altri due. Mystero.

E mentre ragionavo sul fatto che, se in esterni non ci sono alternative, in interni con tutte queste belle prese di corrente a portata di mano... ho deciso di farmi un regalino. Una coppia di monotorce da studio, ma qualcosa da non svenarmi, visto comunque l'utilizzo limitato che ne avrei fatto. Dopo un po' di ricerca di mercato mi sono orientato verso un kit composto da una coppia di Elinchrom D-Lite IT 4, da 400Ws.

Il kit è composto dalle due monotorce, due stativi, un ombrello ed un soft-box. Sono inoltre inclusi i cavi di alimentazione, due lampade pilota da 100W (resa 150), un trasmettitore wireless e due sacche per il trasporto delle teste e degli stativi.

I 400 Ws sono più che sufficienti per gli spazi a mia disposizione e le torce si sono rivelate un vero piacere da usare. L'unico neo è la costruzione un po' plasticosa (anche se una buona plastica permette una costruzione molto più leggera dei materiali metallici) ed il fatto che le aste in dotazione siano del tipo 'non pneumatico' vale a dire se si slacciano i manicotti l'asta viene giù di botto...e questo può far molto male alla lampada del flash ed al nostro portafogli, il che ci costringe a fare una certa attenzione.

La luce che si ottiene da una monotorcia è indubbiamente migliore di quella che si ottiene dai flash da slitta, la presenza della lampada pilota facilita poi il compito di impostare il set. Infine la quantità di opzioni di parabole, diffusori e ombrelli presenti rende le torce estremamente versatili. Certo la Signora Fotorigmi non è contenta che io lasci fondale e torce montati in salotto, quindi mi tocca montare e smontare tutto tutte le volte...ma anche questo fa parte del divertimento.

O no?

giovedì 31 ottobre 2013

Fotocamere Fujifilm X e flash Canon

In un post ormai un po' datato raccontavo di come avessi collegato un flash Canon 580 EX II ad una fotocamera Fujifilm X-Pro1 utilizzando le prese PC-syncro presenti in entrambi i dispositivi. Certo non potevo usare il TTL, ma potevo sempre affidarmi alla modalitá manuale del flash oppure alla modalitá di misurazione della luce riflessa, messa a disposizione da quel particolare modello di lampeggiatore.

Ma che fare se la macchina, ad esempio una Fuji X-20, oppure il flash, molti oggigiorno, non possiedono una presa syncro?

Ci sono tre strade (almeno):

1) esistono degli oggettini abbastanza economici, noti come hot-shoe converter, che installati sulla slitta della fotocamera o sullo zoccolo del flash, mettono a disposizione una presa PC-syncro. Soluzione comoda se volete distanziare più di un metro il flash dalla fotocamera. Ne esistono delle marche piu' svariate, vanno tutti piu' o meno bene, cercate solo di trovarne uno dotato di una presa syncro con attacco filettato, e' molto piu' affidabile della versione con un semplice innesto a pressione.

2) usate un cavo TTL per flash Canon, originale o di produttore indipendente. Monta perfettamente sulla slitta delle Fuji. Di solito questi cavi sono un po'costosi, 30-50 euro, e lunghi circa un metro. Se avete un flash Canon, probabilmente avrete anche delle fotocamere della stessa marca, dunque vi tornerá utile anche per distanziare il flash, mantenendo il TTL, anche con queste ultime e potrebbe valere il costo elevato.

3) Usare una servo cellula da attaccare allo zoccolo del flash. Permette di far scattare il flash per 'simpatia' quando la fotocellula 'vede' lo scatto del flash montato sulla fotocamera. Questo richiede ovviamente che ci sia un flash montato sulla fotocamera e che il flash remoto sia impostato in modalità manuale. Attenzione pero' che trovare una fotocellula che decida di funzionare rispettando contemporaneamente le idiosincrasie delle varie macchine fotografiche e dei flash puo' essere un'impresa. Rivolgetevi ad un buon foto-negoziante dotato di estrema pazienza e professionalita'. Per la cronaca dopo un paio di tentativi la fotocellula risultata vincitrice e' marchiata Kaiser. E devo ringraziare Antonello, di reflex-top-linea, per avermi fatto provare praticamente tutte le servo-cellule che aveva in negozio.

Ovviamente, lo ripeto, usando un lampeggiatore Canon con una fotocamera Fuji  non avrete il TTL ed e' indispensabile usare un modello di flash dotato di regolazione manuale della potenza, altrimenti risulterà  impossibile dosare la quantità di luce erogata.

Ah, piccolo dettaglio, la piedinatura dei Flash Canon è elettricamente compatibile con quella Fuji. Quindi il Flash Canon lo potete montare anche direttamente sulla fotocamera Fuji (sempre perdendo il TTL) . Incidentalmente questo fatto implica che se avete un Flash Fuji, potete usare un cavo TTL Canon per distanziarlo dalla fotocamera, mantenendo in questo caso anche tutti gli automatismi.

Ultima nota. Non fate esperimenti montando su macchine digitali i vecchi flash di vostro padre o peggio, nonno. Per via delle alte tensioni sul contatto a caldo rischiate di friggere la fotocamera. E se facendo esperimenti di colegamenti vari, friggete qualcosa, non venite a prendervela con me.

lunedì 30 settembre 2013

Una strana conversazione


Dunque mi dia un consiglio, lei che ci capisce, cosa mi porto dietro oggi?

- Volentieri, per il massimo della qualita' le consiglio una reflex. Meglio se full frame.

No grazie, ho smesso. Qualcosa di leggero, preferisco.

- Allora una reflex APS-C, con un normale luminoso. Ne fanno di piccole e leggere, non se ne puo' pentire.

Scusi, non mi sono spiegato. Ho smesso, la schiena sa, quelle robe li pesano, ingombrano, richiedono una borsa troppo grossa...teniamole per quando servono veramente, cerimonie, sport, architettura.

- Mmm, ma lei che ci deve fare?

Beh, il solito, un po' di tutto.

- Sarebbe?

Ha ragione, non mi sono spiegato. Vorrei una cosa da portarmi dietro anche quando non sono in giro apposta per fare foto. Per la Street, magari anche qualche monumento sa, se sono in viaggio di lavoro, i figli anche. Ci può scappare un paesaggio.

- Vediamo, Canon ha fatto una deliziosa mirrorless, la EOS-M. Con il 22mm sta praticamente in tasca...

La fermo subito. Ne ho una, macchinetta deliziosa, l'ho portata con me a Roma. Un viaggio principalmente di lavoro, pero' mi sono portato dietro la moglie...

- Ha fatto bene

Lo so. Comunque viaggiare con la reflex o con la X-Pro1 mi sembrava eccessivo...

- Ha una X-Pro1?

Si, macchina deliziosa, ma non mi interrompa, la prego.

- Scusi, continui pure.

Dicevo, volevo stare leggero, ma avevo paura di sentirmi limitato dalla focale fissa. Poi pensavo di avere almeno bisogno di un piccolo flash...e non volevo portarmi dietro le batterie per un flash esterno. Insomma mi sono portato dietro anche una S90.

- Ottima scelta direi.

Si quando l'ho presa era fantastica, ma sa che c'e'? Mi sono abituato troppo bene, tornato a casa le foto scattate con la S90 non sono riuscito a farmele piacere. Ho pubblicato quasi solo quelle della M.

- Guardi ho capito. Dia retta a me, conosce la X-20 della Fuji?

Solo per sentito dire.

- La provi, dia retta a me, non se ne pentirà.

Me lo dice sempre.

- E mi sono mai sbagliata?

Qualche volta, ma le faro' sapere.

mercoledì 25 settembre 2013

Fujifilm XF 60mm F2.4 R Macro

Questo e' un post che ho iniziato parecchio tempo fa, pensando in verità di concluderlo molto in fretta. Le cose non sono andate proprio come pensavo e la lente è ormai ben conosciuta, ma poco importa, finirlo è diventato quasi un atto scaramantico, tutte le volte che mi mettevo a lavorarci qualche catastrofe mi impediva di continuare...

Quando Fujifilm ha lanciato sul mercato la X-Pro1 ha seguito una linea decisamente in controtendenza: ha lanciato il corpo della sua ammiraglia prima di quello delle sorelle minori e, scelta ancora più coraggiosa, presentandola con 'sole' tre ottiche fisse: un 18, un 35 e un 60. Guarda caso la classica terna 28-50-90, una volta convertite le focali nel formato full-frame. Un caso? Ovviamente no.

Il classico zoom, che di solito accompagna in kit più o meno le macchine di tutte le case ha dovuto attendere parecchi mesi anche solo per essere annunciato e rilasciato (e l'attesa e' indubbiamente valsa la pena, aggiungo, vista la qualità dell'ottica rilasciata).

Del 35 mm abbiamo già parlato. Ottica superlativa non c'e' che dire. Il 18 mm non ha mai incontrato riscontri entusiastici, non essendo una delle mie focali predilette non l'ho neanche preso in considerazione, se proprio mi serve uso il 18-55 a quella focale e sono contento così.

Un medio-tele da ritratto pero' proprio non e' una cosa cui si possa rinunciare. E allora ho preso il 60 appena ne ho avuto l'occasione. E cosa ne penso? (E chi se ne importa direte voi...)

sabato 14 settembre 2013

domenica 25 agosto 2013

reflexless

Fujifilm X-Pro1 - XF 35mm F1.4 @ ISO 400
Sapendo che avrei avuto poco tempo per fotografare (e ne ho anche avuto meno di quanto sperassi), per queste due settimane marittime ho lasciato a casa la reflex. Mi è mancata? No. Mi sarebbe mancata avessi avuto più tempo? No.

Una nota su quest'immagine. E' un notturno scattato alle quattro del mattino, solo luce lunare a rischiarare il mare ed un po' di illuminazione artificiale a dare tono alle rocce. La Fuji si comporta in modo egregio di notte, meglio di qualsiasi cosa io abbia mai usato. Punto. Peccato solo per la scarsa durata delle batterie che non la renderebbero molto adatta per fotografare delle tracce stellari, ma per il resto...

domenica 18 agosto 2013

Tempi sicuri

La luna spunta in mezzo alle nuvole (con un po' di fantasia) - iPad mini 1/15s

Le foto vengono mosse, qualche volta almeno, è un fatto della vita e non è una tragedia. C'è però una vecchia regola empirica, nota a tutti i fotografi, che permette di minimizzare il rischio di avere foto mosse.

No, non è quella di acquistare solo ottiche dotate di stabilizzatore. Parlo della regola del 'reciproco della focale'.

La conoscete? Saltate questo post. O meglio, leggetelo velocemente.

Questa regola vuole che per essere ragionvolmente certi di non incappare in uno scatto mosso, si debba impostare un tempo di scatto che sia pari o inferiore al reciproco della focale utilizzata.

Un paio di esempi:

Focale di 50 mm: tempo di scatto di 1/50 o inferiore.

Focale di 200 mm: tempo di scatto di 1/200 o inferiore.

E così via.

Ma di quale focale stiamo parlando? Di quella riferita al formato 35mm, oggi noto come full frame. Se usate sensori di formato diverso dovete convertire le vostre focali in quelle equivalenti nel formato full frame.

Ma è sempre vero? No. Questa è una regola empirica da considerarsi come un buon punto di partenza nell'arduo lavoro di capire i propri limiti fisici.

Già perché la capacità di ciascuno di noi di ottenere uno scatto esente da mosso dipende da molteplici fattori, non tutti controllabili: postura, tipo di fotocamera e forma fisica solo per citarne alcuni.

Tecnica di scatto e respirazione

Per ottenere scatti nitidi è importante imparare tre cose, postura del corpo, impugnatura della fotocamera, respirazione.

Scattando in posizione eretta, state diritti, gambe leggermente divaricate, di tre quarti rispetto al soggetto, braccia il più possibile raccolte contro il corpo. Niente posizioni da pistolero, con la macchina sopra la testa, arcuati all'indietro o in avanti.

Se dovete accucciarvi, appoggiate un ginocchio, il destro, a terra. Gamba sinistra ben ferma sul piede, gomito sinistro sul ginocchio della gamba corrispondente di modo che gamba e avambraccio formino una solida base d'appoggio.

La macchina si tiene sempre con due mani, mano sinistra sotto l'obiettivo. Ricordate è la sinistra che regge il peso. Braccio sinistro contro il corpo, mano destra (ovviamente) sull'impugnatura, non aprite troppo il gomito destro, quel tanto che basta a bilanciarvi, meno è, tanto meglio. Macchina ben appoggiata contro il viso.

Siete mancini? Diventate destri. Niente mirino ottico, solo monitor? Impugnate bene con due mani la macchina, non distanziatela troppo, gomiti contro il vostro corpo, pregate.

Per quanto riguarda la respirazione, la tecnica corretta è di scattare in quella frazione di secondo che intercorre tra l'atto di inspirare e quello di espirare: inspirate, pausa, scattate, espirate. Semplice, molto efficace.

Tipo di fotocamera

Già, il tipo di fotocamera conta, tendenzialmente le reflex hanno bisogno di tempi di sicurezza più corti rispetto a macchine senza specchio. Con una mirrorless non è raro scendere di qualche stop sotto i tempi di sicurezza. Con una reflex dotata di un pesante teleobiettivo spesso si finisce per avere del micromosso anche rispettando la regola del reciproco della focale.

Ci sarebbero molti altri spunti di riflessione riguardo al mosso, quali l'efficacia dello stabilizzatore, i soggetti in movimento, e chi più ne ha più ne metta, ma questo post si è già fatto un po' troppo lungo, e qualcuno sentirá il,bisogno di muoversi oltre ( lo so la battuta è penosa, perdonatemi ho un po' di febbre ).

venerdì 16 agosto 2013

Fujifilm X-Pro1 - firmware 3.0.1 - dopo qualche giorno

Ho usato per qualche giorno la X-Pro1 con il nuovo firmware (3.0.1), non ho prodotto capolavori di sorta (di solito invece...), anzi nulla che meriti anche solo di essere tenuto sull'hard disk, foto di famiglia a parte. Posso però dire che l'autofocus sembra effettivamente più veloce e preciso. 

Non ho effettuato misure di alcun tipo, e non ne farò, le mie sono pertanto impressioni soggettive e che vanno quindi prese per quello che valgono. Sopratutto con il 18-50 e il 35 la velocitá sembra aumentata decisamente. Minore mi sembra l'impatto sul 60 mm. Notate che un upgrade del firmware è necessario anche per le lenti, ma questo ve lo ricorderá la fotocamera stessa all'accensione se montate una lente non aggiornata.

Per quanto riguarda la precisione dell'autofocus, nell uso dell'EVF personalmente non avevo mai avuto di che lamentarmi. Riguardo l'OVF, su cui avevo espresso qualche perplessitá, la situazione sembra migliorata. Certo qualche errore è sempre possibile, ed è inevitabile a causa dell'errore di parallasse intrinseco in un mirino galileiano. Il mirino ottico della X-Pro 1 è decisamente una bella cosa, richiede però un po' di pratica per imparare ad usarlo, con l'uso si impara però a prevedere le situazioni in cui c'è più pericolo di incappare in qualche errore di autofocus e ad agire per evitarli.

Devo dire che rileggendo i post originari sull'autofocus mi rendo conto che le mie impressioni fossero decisamente più negative di quanto lo siano oggi. I vari firmware hanno effettivamente migliorato la situazione oppure sono io ad aver affinato la tecnica di messa a fuoco con questo sistema? Sinceramente non lo so, probabilmente entrambe le cose.

Per concludere rinnovo invece la mia delusione rispetto all'implementazione del focus peaking in modalitá manuale. A monitor, pur se migliorabile, funziona. In modalitá EVF io lo trovo inutilizzabile, a meno di non passare a modalitá di visualizzazione ingrandita. Ma a quel punto che senso ha?

WTRAVSFZ6D9C

lunedì 12 agosto 2013

Strobismo 101

Per chi si fosse perso il link dalla pagina dei consigli di web lettura, segnalo che David Hobby ha dato una sistemata al suo lighting 101. Praticamente un corso completo, divertente e gratuito di illuminazione in luce flash, in particolare orientata all'uso dei flash da slitta. Si proprio quelli che più o meno tutti ci portiamo in borsa. Fatevi un favore e spendete un po' di tempo con questo signore. Non vi costa nulla...su, forza, che ci fate ancora qui?

mercoledì 31 luglio 2013

Ma si, un po' di cartoni...


Ma in fondo chi lo ha stabilito che non si possano fare delle foto, anche belle, con un tablet o un telefonino? Non è poi diverso dalle Polaroid dei tempi che furono...stampate in quelle dimensioni credo funzionino anche discretamente (devo ancora provare, lo farò...). In fondo 4/5 megapixel sono una risoluzione sufficiente per il classico 10x15.

sabato 27 luglio 2013

Fuji X-Pro1 v3.01

Oggi ho trovato il tempo di installare il nuovo firmware sulla Fuji. Per quanto riguarda la velocitá e la precisione dell'autofocus non ho nulla da dire, letteralmente: non ho ancora avuto modo di farmi un'idea.

Per quanto riguarda il focus peaking in modalitá manual focus sono invece rimasto un po' deluso: mentre sul monitor i contorni degli oggetti vengono evidenziati di bianco in modo abbastanza visibile, l'effetto nell'EVF risulta quasi invisibile. Almeno per la mia, tutt'altro che acuta, capacitá visiva. Sicuramente mi piacerebbe in futuro avere la possibilitá di aumentare a piacimento l'intensitá dell'effetto (al momento ci sono solo due possibili valori tra cui scegliere ) e poter scegliere il colore dei bordi (sapete com'è che si dice: domandare è lecito...).

Comunque, indipendentemente da tutto, trovo encomiabile il modo in cui Fuji sta migliorando costantemente la funzionalitá dei suoi prodotti, con un'evidente attenzione per i suggerimenti raccolti in giro dai propri clienti.

mercoledì 17 luglio 2013

Aspettando...

Canon EOS M - Canon EF-M 22mm F/2.0 STM @ ISO 100
Città del vaticano, Piazza S.Pietro.

cinquecento metri e passa di coda (praticamente immobile) per entrare nella basilica.

mercoledì 10 luglio 2013

LightZone

Raramente rilancio notizie pescate in giro, ma questa sembra interessante. Un software per lo sviluppo dei file raw con funzionalità interessanti, open source e disponibile per win, *linux* e mac (questo ancora in beta).

Io non avrò tempo di guardarci prima di una quindicina di giorni, ma per i più curiosi:

http://lightzoneproject.org

Se qualcuno lo prova magari lasci un commento sulle sue impressioni iniziali.

domenica 7 luglio 2013

Canon EOS M firmware v 2.0.2

Canon EOS M - Canon STM 22mm F/2.0
Temo che su questa news sarò arrivato ultimo, sopravviveremo, alterne vicende, impegni pressanti e un paio di violente incazzature mi hanno tenuto lontano dal blog e, cosa anche più spiacevole, dalla macchina fotografica. In ogni caso è stato rilasciato il firmware versione 2.0.2 per la mirrorless Canon. Questo era giá stato annunciato e prometteva di concentrarsi e risolvere almeno in parte il problema di velocitá dell'autofocus.

L'ho installato. Conclusioni ne posso ancora trarre poche, prove sperimentali accurate non ne ho fatte e non ne farò. La vita è troppo breve per passarla a cronometrare un autofocus, giusto? Più veloce lo è, di quanto non lo so, ma non aspettatevi, almeno con il 22mm, prestazioni degne di una 7d con un'ottica USM. La cosa importante è che, a differenza di prima, non va più a 'caccia': raggiunge la messa a fuoco con sicurezza e pcisione, e questa è la cosa importante.

Ho provato anche qualche ottica EF con opportuno adattatore. La velocità mi sembra confrontabile con quella del 22m per quanto riguarda le ottiche Canon USM in mio possesso, per quanto riguarda le ottiche Sigma HSM mi sembra invece minore e l'aggancio un po' più incerto, ma nulla da far gridare allo scandalo.

Non mi sembra per il resto che il firmware abbia aggiunto ulteriori migliorie o funzionalitá visibili all'utente. Se dovessi notarne, lo riferirò...prima o poi.


martedì 25 giugno 2013

Fuji - nuove lenti, nuovo corpo e nuovi firmware

Fujifilm ha annunciato un gran numero di cose: Un nuovo corpo macchina orientato a un pubblico meno adulto, nuove lenti e, sopratutto: Nuovi firmware per la X-E1 e per la X-Pro1.

In particolare il firmware in uscita a fine luglio introdurrà nuovi algoritmi per l'autofocus, notevolmente migliorati sostengono e, udite udite: il focus peaking in modalità fuoco manuale. Questo da solo fa urlare di gioia. Almeno il sottoscritto.

Per chi non lo sapesse il focus peaking è una modalità con la quale i bordi degli oggetti sufficientemente nitidi, cioè a fuoco, vengono evidenziati in falsi colori. Uno dei metodi più veloci ed efficienti per ottenere una conferma della messa a fuoco in modalità manuale.

Adoro questi signori. Peccato solo il dover aspettare fine luglio...

giovedì 20 giugno 2013

Eos m - qualche settimana dopo

Sulla mirrorless canon è stato scritto e detto molto, anche da me. È qualche settimana che la uso, devo dire quasi quotidianamente, e posso confermare tutte le mie impressioni iniziali. Ci sono giusto un paio di considerazioni (negative) che mi sento in dovere di aggiungere.

lunedì 10 giugno 2013

mercoledì 29 maggio 2013

Nell'architettura

Fujifilm X-Pro1 - Fujinon XF 18-55 @ ISO 250
Location mozzafiato, un ragazzino 'schifosamente fotogenico', un'amica che lo saluta...non potevo chiedere di meglio.

lunedì 27 maggio 2013

610

Fujifilm X-Pro1 - XF 18-55 F/2.8-4 @ ISO 1250
Reduce dal fotoraduno degli amici di fotozona svoltosi questo fine settimana. Di solito in queste occasioni è raro portare a casa scatti validi, quel che conta è la compagnia. Questa volta qualche scatto degno di pubblicazione c'è, complice l'incredibile fotogenicità del Parco Dora, ex stabilimento industriale, recuperato a particolarissimo parco cittadino ed ora zona di aggregazione del quartiere in cui sorge.

venerdì 17 maggio 2013

Il rapporto di ingrandimento

Ci sono fotografi che fanno della fotografia macro la loro ragione di esistere, sinceramente a volte li invidio. Intanto hanno uno scopo ben preciso. Seconda cosa sanno esattamente cosa vogliono dalla propria attrezzatura. Terzo, fateci caso se ne conoscete alcuni, sono mediamente più soddisfatti del proprio operato rispetto agli altri...

Chi mi segue avrá certamente notato che io non sono un fotografo dedito alla macrofotografia. Sopratutto non se consideriamo macrofotografia la ripresa di tutti quegli esserini a 6 o più zampe che popolano per la gran parte il nostro pianeta (ah, notizia: sono loro la forma di vita dominante del pianeta, non noi, per chi ancora ci credesse al centro dell'universo). Il genere insetti&co non fa proprio al caso mio.

Però macrofotografia non è necessariamente fotografare insetti. Ci sono i piccoli fiori, i dettagli di oggetti, e anche tutte quelle cose che,ingrandite a sufficienza, diventano qualcos'altro. Ecco qualche volta a questo mi dedico volentieri.

Uno dei concetti meno capiti, o forse maggiormente fraintesi, della macrofotografia è il rapporto di ingrandimento, o sarebbe credo meglio dire rapporto di riproduzione. Se girate in rete non sarà difficile trovare migliaia di spiegazioni, spesso sbagliate, su cosa sia questo numero (ma qualcuna anche giusta). Ricordate il motto: La risposta è dentro un forum (o un blog), e, ma, però, è sbagliata.

Per rapporto di riproduzione, che chiameremo R, si intende la proporzione tra  le dimensioni fisiche dell'immagine che la lente proietta sul piano del sensore e le dimensioni dell'oggetto reale che stiamo riprendendo.

Essendo un rapporto è naturale esprimerlo sotto forma di numero frazionario. Ad esempio se la dimensione dell'immagine è la metá di quelle dell'oggetto ripreso, avremo R = 1:2. Se l'immagine avrá la stessa dimensione dell'oggetto avremo R=1:1. Se l'immagine avesse dimensione doppia dell'oggetto reale otterremmo un rapporto di riproduzione R=2:1.

La cosa importante però è capire che il rapporto di riproduzione non ha nulla a che vedere con la dimensione del sensore che stiamo utilizzando. Un soggetto, ad esempio un francobollo, di dimensioni 24x36mm ripreso in modo da avere un rapporto di riproduzione 1:1 (R=1) produrrá un'immagine esattamente di 24x36mm.

Se usiamo un sensore Full Frame avremo un'inquadratura completa del francobollo, con un sensore APS-C riusciremo invece a riprenderne solo una parte. Con sensori più grandi, la nostra immagine del francobollo non riempirá il fotogramma.

Questo, chiaramente, non è legato alle dimensioni dell'immagine che otterremo nella stampa finale, questa dipenderá infatti dalle dimensioni di stampa scelte. Forse questo concetto non è così evidente, visto che spesso si sente fare confusione proprio su questo punto.

In un prossimo post, appena avrò il tempo di scriverlo, entrerò un po' più nel dettaglio, non troppo, e fornirò qualche riferimento di web-lettura per chi volesse approfondire.

domenica 12 maggio 2013

Today pigs - tomorrow bacon

Fuijifilm X-Pro1, XF 18-55 F2.8-4 R LM OIS @ ISO 1600
Profezia o constatazione?

Cosa penso di Adobe CC

Mi unisco alla schiera di quelli che hanno deciso di dedicare un post ad Adobe CC. Se non sapete di cosa parlo, cercate con google, avrete l'imbarazzo della scelta.

Personalmente: La licenza completa, quasi 70 euro al mese, che comprende l'accesso a tutti i prodotti, e' per me troppo.

Il solo Photoshop, circa 25 Euro al mese e' sicuramente alla portata di un professionista. Ma anche della maggior parte dei fotoamatori che prendano sul serio la propria attività (suvvia quanto spendiamo in un anno in attrezzatura?). A un certo punto lo faro'.

Detto questo ho sempre ritenuto che in Adobe manchi una versione realmente intermedia di Photoshop. Insomma una specie di Elements un po' piu' completo, con trattamento dei file a 16 bit e adatto per gestire la stampa delle foto. Con un prezzo che sia una via di mezzo tra Elements e il Photoshop completo. Eventualmente anche in versione solo CC, non e' poi quello il problema.

Solo una cosa. Se chi sviluppa GIMP si desse una mossa a completare la transizione al supporto a 16bit, per molti photoshop diventerebbe inutile. Sono anni, tanti, che ne parlate e ve lo chiedono: ma che cavolo (e potrei sentirmi autorizzato a essere piu' esplicito) aspettate? La befana? Babbo Natale?

A volte mi sorge il dubbio che questa cosa venga procrastinata ad arte per lasciare strada spianata ad Adobe...(sapete che a pensar male si commette peccato...)

Per chi non lo conoscesse

http://zarias.tumblr.comhttp://zackarias.com/blog/  due blog di Zack Arias. Attenzione: Può causare assuefazione.

sabato 11 maggio 2013

m-street



Qualche scatto per calare la EOS M ed il suo notevole 22mm in un genere che mi sembrava le si addicesse. Lo Street.




Torino - Piazza S.Carlo durante i festeggiamenti per lo scudetto della Juventus.





lunedì 6 maggio 2013

Ilford - Prestige Galerie Gold Mono Silk 270

Un po' di tempo fa ho trovato questa carta nell'espositore di uno dei miei rivenditori. Complice il packaging, mi sono fatto tentare dall'acquisto di un pacco di carta A4 e di uno A3+.

La carta è esplicitamente dedicata alla stampa bianco nero. Come resistere?

Questa sera ho stampato diverse fotografie e, per farla breve: wow!

Io di solito non amo le carte lucide, e questa lo è abbastanza, ma i risultati sono strepitosi. Contrasto, nitidezza, resa dei neri e delle alte luci...ottima.

Le stampe effettuate per test e calibrazione mi hanno però indicato di non seguire pedissequamente le ricette di stampa Ilford. I migliori risultati li ho ottenuti impostando il driver di stampa Epson (per la R2400) selezionando la modalità Advanced Black and White e, nelle impostazioni avanzate, la resa 'Normal'. A questo punto da Photoshop modifico i livelli, selezionando nelle caselle dei valori di output 1 per i neri e 254 per i bianchi. Valori misurati dalle stampe delle scale graduate che effettuo sempre per taratura sulle carte che non conosco.

Stampe neutre e fedeli. La procedura indicata da Ilford, sebbene corretta in teoria visto che lascia la gestione al profilo, non produce stampe dai toni altrettanto neutri e fedeli.

Se stampate in bianco e nero provatene un pacco.


mercoledì 1 maggio 2013

lunedì 29 aprile 2013

Canon EOS M - L'autofocus

Giusto una brevissima nota sull'autofocus della EOS M. Avevo giá accennato che l'area utilizzata dal 'punto' di messa a fuoco in modalitá FlexiZoneAF (quella col quadratino piccolo) mi sembrava troppo estesa. Ecco è *decisamente* troppo grande. In molti casi diventa estremamente difficile convince la macchina a mettere a fuoco dove vogliamo noi e non dove vuole lei.

Esempio: con il 20 mm a circa 2 metri, tipico ritratto ambientato, l'area è addirittura leggermente più grande del viso di un bambino. Se dietro il viso è presente uno sfondo molto contrastato, si mette a fuoco facilmente lo sfondo e non il viso. E nessuno venga a dirmi che in quel caso dovrei usare la modalitá di riconoscimento dei volti...

Stesso discorso se si vuole scattare un ritratto da abbastanza vicino ed a tutta apertura: impossibile predire quale parte del viso la macchina deciderá di focheggiare.

Cari signori della Canon, l'area va ridotta. Almeno alla metá. Grazie in anticipo, aspetto il firmware nuovo..

Cmq a parte questo continuo a ritenerla un'ottima macchina (e la velocitá dell'autofocus è quasi sempre più che accettabile).

sabato 27 aprile 2013

The In And Out of Focus - e altre storie

In questa ventosa giornata mi è venuto in mente di segnalare due testi disponibili in pdf per il download che, per chi avesse il coraggio, sono due ottime letture per capire un po' meglio quella scienza, l'ottica, che sta alla base della tecnica fotografica.

L'autore, Harold M. Merklinger è stato così gentile da rendere disponibili gratuitamente i libri.

The in and out of focus

Focusing the view camera

Ma non fermatevi, leggete anche il resto del sito.

venerdì 26 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

Fuji, qualche manuale.

I manuali delle ottiche sono spesso meno utili di quelli delle fotocamere, ma una lettura è sempre il caso di dargliela, a volte si scoprono cose interessanti. Qui si trovano i manuali per le ottiche Fuji X.

venerdì 19 aprile 2013

Sono le lenti, sciocco...

Questa la risposta che mi diede uno dei miei maestri fotografici alla mia domanda se mi convenisse investire nel corpo macchina o nelle lenti: "A fare le foto sono le lenti, sciocco". So che non era sua, e' un modo di dire che si tramanda da tempo.

Cio' non toglie che sia vero. Passata da tempo la burrasca della corsa al megapixel ed arrivata alla fine la corsa all'ultimo ISO, le lenti ritornano a farla da padrone. Ho appena dato un'occhiata alla roadmap delle prossime ottiche per il sistema X presentata da Fujifilm. WOW, meglio iniziare a risparmiare un po' di soldini gente.

lunedì 15 aprile 2013

Scoop! cartier bresson fotografa con il tablet!

Canon EOS 5D MKII - Canon EF 85m F1.8 su tubo di prolunga @ ISO 100 - Luce flash diffusa con ombrello.
Li conoscete tutti, li avete sicuramente visti all'opera almeno una volta nella vita. Se siete fotografi matrimonialisti decisamente di più. Io li chiamo i cartier bresson (le minuscole non a caso), mia moglie gli helmut newton.

Avete già capito, ma a scanso di equivoci mi dilungo in una spiegazione dettagliata. L'hcb (ol'hn se preferite) passa tutto il suo tempo a fotografare: prima della cerimonia, durante la cerimonia, dopo la cerimonia, prima del ricevimento, durante il ricevimento, dopo il ricevimento...probabilmente anche sulla strada per casa (qui bisognerebbe chiedere alle forze dell'ordine se ne fermano spesso). Fin qui poco o nulla di male. Il vero tratto saliente dell'hcb da cerimonia e' che e' praticamente impossibile non trovarselo in tutte le inquadrature o evitare che vi impalli in quei momenti unici ed irripetibili che, se siete stati ingaggiati per fotografare una cerimonia, NON POTETE mancare.

Sabato ero il fotografo ufficiale al matrimonio di una coppia di amici. Di solito sconsiglio sempre di avvalersi di amici non professionisti per il servizio fotografico, per quanto bravi, preparati e attrezzati. Ma se gli amici insistono, messe opportunamente le mani avanti, accetto. Nota a margine, continuo a sconsigliarlo: se quel giorno l'amico ha 40 di febbre...siete rovinati, con un professionista, no.

Tornando a noi, ed a Sabato, ho incontrato l'hcb 2.0 tutto il tempo a sgomitare e impallare inquadrature fotografando con un tablet da 10", per giunta con custodia aperta a libro (se no copriva l'ottica), non propriamente un'attrezzatura discreta.

Le persone che fotografavano non mancavano di certo. Almeno uno credo sapesse anche il fatto suo (e infatti non mi ha mai causato il minimo problema, disponendosi sempre in modo da non crearmi impaccio). Ma l'hcb con il tablet ha sicuramente vinto il titolo.

Per chi si stesse chiedendo che problema c'e': Allo stesso matrimonio l'ingresso nella sala del comune e' stato accompagnato da un violinista che interpretava il coro nuziale di Wagner. Sono piu' che sicuro che  qualcuno tra se e se l'abbia anche canticchiata, se non nella propria mente, a bassissima voce. Ma come sarebbero state accolte le stesse persone se invece avessero tirato fuori i telefonini e fatto suonare la stessa melodia a tutto volume? O magari, "visto che ho solo questo" e "tanto una vale l'altra", la marcia nuziale di Mendelssohn?

Comunque, per concludere Sabato quando sono tornato a casa avevo 40 di febbre... mi sembrava di non essere gran che in forma. Il servizio non credo ne abbia risentito troppo (ci ho appena dato un'occhiata veloce)... alla peggio chiederò all'hcb di passarmi i file.

mercoledì 10 aprile 2013

EOS M - Primissime (seconde) impressioni

Canon EOS M - EF-M 22 STM @ ISO 160
Di un primo contatto e delle conseguenti prime impressioni avevo parlato in passato. Dunque queste sarebbero delle seconde impressioni, ma forse mezz'ora con una macchina fotografica non si può considerare un tempo sufficiente a farsi un'idea che vada oltre le cose banali.

Ora è qualche giorno che gioco con questa macchina e si iniziano a intravvedere con più chiarezza le cose positive e quelle negative.

Cose che mi piacciono:
  • Le dimensioni: qualità di una buona reflex in dimensioni da tasca, certo non da taschino, ma in una giacca una tasca adatta la si trova. Questo, meglio dirlo, solo se ci si 'accontenta' di avere a disposizione il solo 22mm.
  • Il flash EX 90 in dotazione. Minuscolo e leggero, è utlizzabile come controller per il sistema wireless ottico  dei flash Canon. 
  • La qualità costruttiva. La sensazione è di un corpo ben fatto, robusto e affidabile. 
  • Il touch screen dotato di ottima sensibilità e generose dimensioni. 
  • L'implementazione della funzionalità Auto ISO. Quasi esattamente come dovrebbe essere implementata da tutti: Se si configura la macchina in modalità M, impostando tempi e diaframmi manualmente, l'esposizione viene regolata dalla macchina variando la sensibilità del sensore. Esattamente come fa ad esempio Fuji nelle X-Pro. Per tutti quelli che si inventano cose strane: questo è il modo giusto di implementare l'auto ISO.
  • La possibilità di montare le ottiche Canon Ef ed Ef-s mantenendo tutti gli automatismi.
  • La funzione di selezione del punto dimessa a fuoco via touch screen, e, al contempo il poter riposizionare il punto di autofocus al centro del fotogramma premendo un solo pulsante.
Cose che mi piacciono decisamente meno:
  • Una pecca nella funzione Auto ISO: se usata come descritta sopra, la compensazione dell'esposizione non fa nulla. L'esposimetro espone sempre allo stesso modo. La cosa corretta sarebbe tenere conto della compensazione richiesta  nel decidere la sensibilità da impostare in automatico (magari dicendolo qualcuno ne prende nota...)
  • La dimensione minima dell'area di messa a fuoco è troppo grande. Diventa difficile a volte 'spiegare' all'autofocus dove, esattamente, vogliamo focheggiare. Mi chiedo se questa dimensione minima non dipenda da qualche dettaglio hardware del sensore a rilevazione di fase, penso comunque che, anche al costo di passare in certi casi alla modalità ad analisi del contrasto, sarebbe il caso di permettere un'area di dimensioni minori.
  • La scelta di non avere un attacco per il telecomando a filo, ma solo per uno a infrarossi...e poi mi mettono il jack per un microfono stereo esterno (ma chi volete che usi questa macchina per fare video professionali poi?).
  • Il pulsante di accensione. Non è impossibile schiacciarlo inavvertitamente nel riporre la macchina in tasca; per giunta anche il pulsante 'play' accende la macchina: doppio rischio (ma perché poi?). Io avrei preferito avere una posizione 'off' nella ghiera (che già c'è) posta attorno al pulsante di scatto, magari al posto della posizione per la modalità Intelligent Auto (o come si chiama).
  • La mancanza di un viewfinder opzionale (ma posso anche vivere senza). 
  • L'organizzazione di alcune voci nei menu è migliorabile, ad esempio mi perdo sempre cercando la messa a fuoco manuale, dovrò metterla tra i preferiti...
Altro? Sicuramente, ma per ora può bastare. E no, non ho volutamente parlato della velocità dell'autofocus, ne in bene ne in male. Magari ci tornerò, basti dire che è preciso (fatta salva la limitazione esposta prima, non gravissima e probabilmente aggiustabile) e questa è la cosa più importante, per ora non intendo alimentare le già sterili polemiche che girano fin troppo facilmente sui forum.

Canon EOS M - Sigma 50mm F1.4 EX @ ISO 100


sabato 6 aprile 2013

M ! (EOS)

Alla fine mi sono fatto tentare, più dalla curiosità che da altre considerazioni, e mi sono procurato una Canon EOS M. Qualche giorno addietro ho deciso che tre corredi erano troppi da gestire. Ora che la Fuji X è parte irrinunciabile della mia vita (di fotografo almeno) e considerato che il corredo costruito negli anni attorno alle reflex Canon è troppo valido e versatile per rinunciarvi, ho detto addio al corredo Panasonic. Nulla di personale, viva il micro 4/3 e tutto il mio rispetto a Panasonic per le macchine fotografiche che produce, ne ho ricavato delle ottime foto. Solo non è più adatta alle mie attuali esigenze ed abitudini. Stava chiusa in una valigetta troppo a lungo. In tempi digitali di obsolescenza programmata questo è un crimine contro se stessi: meglio vendere prima che le attrezzature si deprezziono troppo.

Ho tenuto solo una 'vecchia' G1 con il 14-45 che presto spesso agli amici.

Dopo una veloce contrattazione con il mio spacciatore di fiducia sono riuscito a venire a casa con una EOS M in kit con il 22m e l'adattatore per ottiche EF a costo zero ed avanzando anche un po' di credito che userò più avanti. Avevo parlato tempo addietro delle mie prime impressioni. Ne seguiranno ovviamente altre. La prima è che, con il minuscolo pancake, la macchina entra nella tasca dove ero solito tenere la S90... Qualitá reflex in formato tascabile. Questo è gia di per se un bel bonus.

Ah, ultima cosa: non nascondo di aver letto le molte recensioni non lusinghiere di questa macchina ben prima di prenderla...masochista? Forse... o forse mi piace farmi un'idea di persona.

mercoledì 27 marzo 2013

Canon Speedlight 580 EXII e Fuji X-Pro1

Non dovrebbe essere una sorpresa scoprire che la Fuji X-Pro1 é ormai la fotocamera che uso più sovente. Se non ho in testa uno scopo preciso che abbisogni di ottiche o accessori particolari, esclusivo appannaggio del corredo Canon, allora la borsa che cerco, e mi porto appresso, è quella della Fuji.

Unico vero cruccio: il flash.

Non che manchino i flash dedicati, solo che non avrei intenzione di prenderne uno quando ho già un nutrito set di altri lampeggiatori di buona qualitá. Unico difetto? Sono per Canon.

Ero già riuscito a usare i flash Canon in modalitá wireless manuale montando un trasmettitore ST-E2 sulla slitta della Fuji, sistema che però limita notevolmente il tempo di otturazione minimo, 1/125 di secondo se ben ricordo. Probabilmente per problemi di sincronizzazione del segnale.

Visto che sia la fotocamera che il 580 EXII presentano una presa PC-sincro perchè non tornare al bon vecchio cavo?

Peccato però che il connettore presente sul flash canon sia femmina, come quello sulla forocamera...e i cavetti flash sono di solito dotati di un connettore maschio e di uno femmina...ergo non avevo un cavo adatto.

Datosi che guarda caso avevo due bei cavetti con il connettore pc-sincro del sesso giusto da un lato e dotati di uno spinotto bipolare di tipo audio (quelli delle cuffie per ascoltare musica, per intenderci) dall'altro, mi sono dotato di saldatore e mi sono autoprodotto una patch-cord con due jack audio femmine da usare come prolunga/adattatore...risultato ottenuto.

Con il flash canon configurato per misurare la luce riflessa dal soggetto (Cfn 5-3) il gioco è fatto. Flash off-camera e senza dovermi attrezzare con un corredo flash apposito...uomo felice.

venerdì 22 marzo 2013

Passaggi - Torino, Piazza Castello (2)

Canon EOS 5D MKII - Samyang 14mm F2.8 @ ISO 100
Visto il poco tempo che posso dedicare alla fotografia in questo periodo, e la conseguente mancanza di ispirazione per progetti nuovi, cerco almeno di concentrarmi sul portare avanti vecchi progetti che ancora non considero chiusi.

sabato 9 marzo 2013

Samyang 14mm F2.8

Mi sono procurato il Samyang 14mm F2.8 principalmente perchè mi serve un grandangoalare luminoso per la fotografia notturna.

Purtroppo non sono riuscito ultimamente a dedicarmi a questo genere di fotografie e quest'ottica è rimasta principalmente chiusa in un cassetto. Solo oggi sono riuscito a fare qualche scatto che andasse al di la della mera 'prova' tecnica. Troppo poco per essermi fatto un'idea precisa di come la lente si comporti ed il vero verdetto arriverà solo dopo che sarò riuscito a provarla in notturna.

Comunque è un'ottica piacevole da usare, per ora posso dire che ha una risoluzione eccellente nelle aree centrali del fotogramma, ma perde decisamente negli angoli, principalmente per colpa della coma. E' anche evidente la caduta di luce, ma questo non è poi un grosso problema, in diurna almeno...


Radici

Canon EOS 5D MKII - Samyang 14mm F2.8 ED AS IF @ ISO 200

giovedì 28 febbraio 2013

Fujifilm XF 35mm F1.4 R


Categoria: Normale luminoso

A più di un anno dall'uscita del sistema le Fuji X-Pro non sono più una novità od un'incognita. La qualità che promettevano è stata largamente mantenuta, non senza qualche innegabile difetto di gioventù. Quello  che a me sembra chiaro è che sono  qui per restare. Con buona pace dei concorrenti.

Un ottimo sensore però è ben poca cosa se davanti non ci mettiamo un vetro ancora  più buono. Questo alla Fujifilm dovevano averlo ben presente quando hanno deciso di incentrare il lancio del sistema attorno al 35mm F1.4 che è stato, giocoforza, LA lente acquistata insieme con il corpo macchina.

Per farla breve, questa lente mi piace? Si. Vale il prezzo richiesto? Si. Ora qualche considerazione più approfondita, per chi ha tempo di leggere.

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche sono di tutto rispetto, si poteva sperare in un diaframma a 9 lamelle invece di 7, ma questo sembra non penalizzare particolarmente la resa nello sfocato, per il resto:

Focale equivalente: 53mm ( fattore di crop 1.5x)
Angolo di campo: 44.2
Apertura massima: F/1.4
Apertura minima :F/16
Lamelle del diaframma: 7 arrotondate
Distanza minima di messa a fuoco: 28cm
Rapporto di ingrandimento: 0.17x
Dimensioni: 65.0 (D) x 54.9 (L)
Peso: 187g
Diametro filtri: 52mm

Insomma una lente dalle caratteristiche più che oneste e che ben si accompagna ai corpi macchina Fuji.

Qualità costruttiva

L'ottica è decisamente leggera, ma sembra robusta e dopo quasi un anno di utilizzo piuttosto intenso devo dire che non sembra accusare nessun tipo di problema dovuto all'uso, anche la finitura regge bene l'utilizzo un po' disinvolto.

L'unico appunto e' il tappo in gomma che si deve usare se si vuole tenere montato il paraluce. Si sfila molto facilmente in borsa. Poco male perché la lente frontale è comunque ben incassata e protetta, ma non si poteva studiare una soluzione migliore che dover avere due paraluce distinti uno per l'ottica nuda e uno per l'ottica con il paraluce? E anche in questo caso non lo si poteva disegnare meglio? Sa un po' di ripensamento dell'ultimo minuto.

Fujifilm X-Pro1 - Fuji XF 35 F1.4 @ ISO 200

Resa qualitativa

Non sono il primo a dirlo: è un'ottica decisamente speciale, la resa, sopratutto nei ritratti, è molto buona e a tutta apertura ha una resa veramente speciale. Anche in altri campi di utilizzo, dal paesaggio alla street, rende bene grazie alla sua ottima definizione su tutto lo spettro dei diaframmi (certo attenzione alla diffrazione alle aperture più chiuse).

Fujifilm X-Pro1 - Fuji XF 35 F1.4 @ ISO 800


Messa a fuoco

Fujifilm X-Pro1 - Fuji XF 35 F1.4 @ ISO 200

E' forse la nota dolente di tutto il sistema Fuji, non ne ho mai fatto mistero. Non che non sia utilizzabile, anzi lo è sicuramente, in particolare con gli ultimi aggiornamenti. Non pensate però di usare l'autofocus su soggetti troppo 'frizzanti'. Comunque con l'EVF è molto preciso. Un po' meno con l'OVF dove bisogna ingegnarsi per ottenere dei risultati affidabili.

Conclusioni

Nulla da eccepire: se volete una X-Pro1 o la sua sorellina X-E1, quest'ottica è un must. Non ci si può pentire di prenderla. Se è vero (ed è vero), che sono le lenti a fare le foto, questa fa delle gran belle foto.

Fujifilm X-Pro1 - Fuji XF 35 F1.4 @ ISO 200

martedì 26 febbraio 2013

Lightroom 4.4 RC1

Adobe ha rilasciato una release candidate di Lightroom 4.4 e corrispondete versione di camera raw. Quello che più ci interessa a questo giro e' la dichiarazione di aver migliorato il supporto dell'algoritmo di demosaicizzazione per i sensori X-Trans, come quello della Fujifilm X-Pro1.

E' una bella notizia, non era un mistero, anche se non ne ho mai scritto, che il software Adobe perdesse un po' di dettaglio e generasse qualche artefatto durante la fase di demosaicizzazione di questo sensore. Del resto bastava confrontare i RAW convertiti con i jpeg prodotti dalla macchina per notarlo.

lightroom 4.4 RC1